Sedici ore di confronto non sono bastate al Vecchio Continente per sbrigare la faccenda all’ordine del giorno: aiutare le economie dei Paesi in sofferenza per il coronavirus. E, a qualche ora di distanza, arriva la provocazione di Matteo Salvini: "Non arrivano aiuti dall’Europa e dallo Stato? Rimbocchiamoci le maniche come Lombardia. Abbiamo un bilancio molto più sano come regione che non come stato centrale, pensiamo a emissione di buoni di risparmio di regione Lombardia, destinati ai cittadini lombardi, per aiutare le famiglie e le imprese lombarde". Parlando a TeleLombardia il leader della Lega non si piega. Resilienza è la parola d’ordine. "Non possiamo - spiega - far morire di fame o di virus la nostra gente".
Questa idea ronzava nella testa dell’ex ministro degli Interni già da qualche tempo. Solo ieri sera durante la trasmissione televisiva diMartedì aveva dichiarato: "Non mi fido di prestiti che arrivano dall’Europa e che abbiamo visto in altri casi, in Grecia per esempio, hanno significato che porti e aeroporti e ferrovie sono stati ceduti al miglior offerente. L’hanno detto Mario Draghi, Giulio Tremonti, il professor Cottarelli: non andiamo a cercare cose strane in giro per l’Europa e per il mondo. Pensiamo alla ricostruzione. Siccome l’Italia dovrà diventare un enorme cantiere, i soldi non li voglio andare a chiedere a prestito, a strozzinaggio, a Berlino o a Bruxelles". Salvini torna a spiegare la sua ricetta economica per l’emergenza coronavirus che prevede un’emissione straordinaria di buoni del tesoro, per italiani, garantiti da governo e Bce in modo che il debito italiano sia in mano ai cittadini italiani.
Ma ripartiamo dalle ultime dichiarazioni. Sempre a Telelombardia, il segretario del Carroccio, fa sapere. "L’Europa? Altre ore perse, altri giorni persi, un fallimento totale". Salvini parla della trattativa in corso all’eurogruppo per trovare una soluzione alla crisi economica del vecchio continente, nata per il coronavirus. "Non bisogna essere sovranisti, o euroscettici, per dire a cosa serve questa Europa. Non serve a niente. Questa Europa sta dando all’Italia zero. Noi non chiediamo di avere i soldi dei tedeschi, dei polacchi o dei francesi, chiediamo semplicemente di usare per gli italiani i soldi degli italiani, ma neanche questo. Invece ci propongono il Mes che è una rapina".
"Sono vicino a quei cittadini e quei sindaci che tengono alta la bandiera del comune e del tricolore, ma che stanno ammainando quella di un’Europa inutile e lontana". Bruxelles, secondo Salvini, sta dimostrando, per l’ennesima volta, la sua lontananza. La sua assenza. "Per questa gente non contano i morti, non contano i cittadini, non contano i lavoratori, ma conta solo l’interesse economico e quello che decidono a Bruxelles, a Berlino e a Parigi. Noi non vogliamo come italiani i soldi degli altri, ma pretendiamo per aiutare la nostra gente di usare i soldi già pagati in passato dagli italiani".
La fumata nera dall’Eurogruppo di ieri sulle misure economiche da adottare per fronteggiare la crisi economica causata dalla pandemia, non fa che peggiorare le cose.
Le divisioni tra le fazioni guidate da Italia e Paesi Bassi si sono rivelate troppo ampie per essere colmate durante la riunione in teleconferenza dei ministri delle finanze, durata più di 16 ore. Le istituzioni europee scricchiolano. Mai come adesso. Mai così in bilico dall’inizio dell’emergenza. Ora l’idea dei "Lombardobond". E chissà come andrà a finire.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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