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"Coglionevirus", "Rancoroso". Scontro totale fra Travaglio e Salvini

Marco Travaglio ha definito il leader della Lega "Cog***nevirus" nel suo editoriale. Salvini indignato: "Bacioni e sorrisi per chi ci vuole male"

"Coglionevirus", "Rancoroso". Scontro totale fra Travaglio e Salvini

"Il Fatto, per insultarmi, oggi parla di 'Cog***nevirus'". Lo ha scritto sui suoi profili social Matteo Salvini denunciando l'editoriale in prima pagina su Il Fatto Quotidiano.

Nel suo articolo odierno il direttore Marco Travaglio ha parlato di allenza tra il Movimento 5 Stelle e il Pd in vista delle prossime elezioni regionali. "Forse, dopo gli Stati generali, sarà il caso che M5S e centrosinistra si accordino sulle future elezioni regionali e comunali - ha scritto Travaglio -. Non per mettersi la camicia di forza con annessioni, federazioni, matrimoni o dichiarazioni d'amore eterno. Ma per fissare un metodo: candidati civici quando c’è da trovare un nuovo sindaco o governatore; desistenze o appoggi reciproci quando il sindaco o il governatore è presentabile e compatibile, con buone chance di riconferma. Tipo, appunto, i dem Emiliano e Zingaretti in Puglia e Lazio. E le grilline Raggi e Appendino a Roma e Torino".

Ed è a questo punto che il direttore del Fatto Quotidiano ha sferrato il suo attacco al leader della Lega. "A quelle condizioni - ha continuato Marco Travaglio -, meglio provare a vincere insieme che dividersi e consegnare altri pezzi d'Italia a Salvini. Il Cog***nevirus ha già mietuto fin troppe vittime". Un insulto pesante che ha subito creato molte polemiche in rete.

"Salvini? Cog***nevirus? Il Fatto, per insultarmi, oggi parla di 'Cog***nevirus'. Neanche di fronte ad un'epidemia da migliaia di morti si fermano questi rancorosi. Bacioni e sorrisi per chi ci vuole male", ha subito denunciato sui profili social il leader della Lega. E subito il suo post ha raccolto migliaia di commenti. "Sono disperati perché i loro beniamini perdono consenso a vista d'occhio. Si sa, la specialità de "il fatto" è insultare chi non la pensa come loro.

Non sanno fare altro, sono penosi", "Che vergogna", "E poi dicono che noi fomentiamo l'odio", "Scherzano loro su di una epidemia che ha fatto morti", si legge tra i commenti degli utenti indignati che non perdonano la "battuta tristissima" utilizzata dal direttore del Fatto per colpire (ancora una volta) Matteo Salvini.

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