RomaNel centrodestra le questioni aperte, in vista delle Regionali del prossimo 31 maggio, restano tante. Il gioco dell'elastico e la lunga partita a scacchi tra alleati continuano a essere all'ordine del giorno. La geometria a incastro complicata. Questa volta, però, almeno in Veneto il barometro segna il sereno. È Matteo Salvini, dopo tanti affondi, a stemperare i toni e a «cercare» Forza Italia. L'auspicio, chiaro ed esplicito, è quello di un'intesa in tempi rapidi perché «con Forza Italia abbiamo ben governato e mi piacerebbe tornare a governare». «Forza Italia ha deciso di essere opposizione del governo Renzi che è il governo delle tasse e degli immigrati». Quanto all'invito di Angelino Alfano ai forzisti a non schierarsi con chi sostiene Zaia, la replica è secca: «Alfano è il nulla, quindi il nulla può dichiarare quello che vuole». Una frecciata viene indirizzata anche ad Alessandra Moretti: «Chi aiuta il progetto di un governo che sta derubando i veneti e li sta ricambiando con tanti immigrati in più ha tutta la mia cattiveria a disposizione». Salvini presto incontrerà Berlusconi. «Come già fatto in passato, sicuramente lo incontro. Non abbiamo fissato né dove, né come, né quando» dice ad Affaritaliani.it . Alle Regionali la Lega, attraverso «NoiConSalvini», sarà presente anche al Sud: «C'è molta presenza in Campania e soprattutto in Puglia e quindi ci saremo anche in queste due Regioni del Sud».
Se Salvini stempera i toni, Angelino Alfano risponde tirando per la giacca Forza Italia e minacciando ritorsioni in Campania. In sostanza il ragionamento è: se appoggiate Luca Zaia in Veneto, noi potremmo togliere l'appoggio a Stefano Caldoro. Sul sostegno a Flavio Tosi in Veneto, «decideremo la prossima settimana dopo averne parlato con i nostri veneti», spiega a Repubblica . Che il sostegno arrivi anche da Forza Italia «la ritengo un'ipotesi auspicabile, ma non probabile». Sull'ipotesi di una rimessa in discussione dell'alleanza in Campania se Berlusconi scegliesse Zaia, Alfano lascia balenare lo strappo. «Vedremo. Caldoro è stato un buon presidente ma con lui non abbiamo ancora discusso del programma futuro. Dobbiamo confrontarci con i nostri amici in Campania per decidere cosa fare», spiega Alfano. «Con il Pd non abbiamo mai parlato di sostegno a De Luca. Una scelta di Forza Italia in Veneto a rimorchio della Lega comunque darebbe a un eventuale accordo con Caldoro solo una dimensione territoriale, senza respiro nazionale. Il Veneto è l'ultima occasione che ha Fi per farsi valere rispetto alla Lega. Il presidente Berlusconi deve capirlo adesso, mentre è ancora in tempo».
In questo serrato botta e risposta tra Salvini e Alfano, Forza Italia continua a tenere alto il pressing sulla Lega per stringere un accordo nazionale. «Vorremmo sostenere Zaia in Veneto, perché con lui abbiamo governato bene cinque anni, ma deve esserci una trattativa nazionale completa. La Lega non può chiedere senza concedere nulla. Deve stare con noi in tutte e sette le Regioni chiamate al voto». Una richiesta che implicherebbe l'alleanza anche in Campania, o perlomeno una non presentazione della lista della Lega nella Regione. Resta aperta la questione toscana, dove Fratelli d'Italia continua a spingere per la candidatura del consigliere regionale Giovanni Donzelli. In corsa ci sono anche Gianni Lamioni, Giorgio Silli, Tommaso Villa e Claudio Borghi.
Resta da definire anche il candidato per le Marche. Un'ipotesi è quella di Fi e Lega a sostegno dell'ex governatore Pd, Gian Mario Spacca. Ma è possibile che si possa virare su una soluzione di compromesso, schierando un uomo vicino all'ex presidente della Regione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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