Salvini guarda al dopo elezioni: "Faremo un progetto nuovo"

Il leader della Lega annuncia un "progetto nuovo" dopo le comunali. E con Forza Italia nessuna rottura sulle altre città

Salvini guarda al dopo elezioni: "Faremo un progetto nuovo"

"Dopo le elezioni, qualunque sia il risultato ma la Lega andrà certamente bene, ci sarà un progetto diverso e concreto che prescinde da chi guarda al passato". Dopo la decisione di Berlusconi di convergere su Alfio Marchini e il passo indietro di Guido Bertolaso, Matteo Salvini è tornato a parlare del futuro della Lega e del centrodestra.

Roma sarà il banco di prova delle ambizioni di Salvini e Meloni di staccarsi dalla naturale coalizione con i moderati, ma l'alleanza nel resto d'Italia regge. Infatti, Salvini ha confermato che "a Milano sostengo un candidato tutti insieme, così come a Savona, Grosseto, a Bologna e a Novara e quindi non cambio idea", ammettendo che "nella politica e nel calcio tutto passa" e di essere "riconoscente a Berlusconi sia come uomo politico che come uomo di sport". Quindi, mai dire mai: "Io non sto rottamando nessuno- dice Salvini - ma prevedo un progetto coerente, europeo, austriaco, americano e francese, con meno tasse, meno Stati e meno immigrazione".

Non sono mancati però i duri attacchi contro Forza Italia e la scelta di sostenere Alfio Marchini nella corsa al Campidoglio. "A Roma se vince Giorgia Meloni sostenuta dalla Lega, secondo me vincono i romani - ha detto il leader del Carroccio - perché il tempo dei Fini, dei Casini, degli Alemanno, degli Alfano, della stessa Forza Italia che ha amministrato per tanti anni quella città come il Pd, è finito". Poi l'attacco contro quella che considera una riedizione del Patto del Nazareno, smentita a più voci dagli esponenti forzisti. "Chi vota Marchini aiuta Renzi - attacca Salvini - a Roma l'interesse aziendale ha prevalso rispetto al bene della città". Dure le parole anche contro Bertolaso: "Son contento che anche Berlusconi mi abbia dato ragione su Roma - è la stoccata il leader della Lega Nord - perché ero un matto che non voleva Bertolaso che era il genio che avrebbe risolto i problemi del mondo, evidentemente se l'ha mollato anche lui così genio non era"

Sulla stessa linea anche la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

Che non lancia messaggi distensivi verso Forza Italia: "Un appello di Berlusconi a ripensarci? - ha detto a Sky - Io a sinistra non ci andrò mai, può fare un milione di appelli...". E questo perché, secondo la Meloni, sostenere Marchini significa "rafforzare un governo infame".

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