Un nuovo capitolo delle querelle tra Matteo Salvini e Leoluca Orlando. Da un lato il ministro dell'Interno dei porti chiusi e col pugno di ferro in materia di immigrazione, dall’altro il sindaco di Palermo tutto accoglienza, che in aperta polemica con il responsabile del Viminale ha sospeso nella sua città il decreto Sicurezza-Salvini, proprio per fargli uno sgarro.
E nelle ultime ore, a tal proposito, ha detto: "Qualora il prefetto di Palermo dovesse adeguarsi alla direttiva del ministro dell'Interno Salvini io adirò immediatamente al tribunale amministrativo per l'annullamento del provvedimento sulle cosiddette zone rosse. È il segno di una involuzione culturale e politica di questo ministro che cerca di coinvolgere il Paese verso il baratro".
Inoltre, nella giornata di ieri (18 aprile, ndr) il primo cittadino aveva attaccato durante il vicepremier, accusandolo di "complicità morale e politica di strage", arrivando a parlare addirittura di "genocidio volontario", in riferimento agli sbarchi e al caso della nave Mediterranea Saving Humans.
Un ennesimo affondo al quale il diretto interessato ha risposto pungendo nel vivo il suo rivale politico, tacciandolo di mala gestione: "Il sindaco di Palermo vuole porti aperti e anche l'anagrafe per gli immigrati, ma Palermo è l'unico capoluogo di
Provincia e di Regione in Italia a non avere ancora la carta di identità elettronica. Eppure Orlando è ossessionato dai clandestini e dal sottoscritto. Evidentemente è distratto...".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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