Salvini mette gli occhi sulla poltrona vuota dell'ex ministro Savona

Salvini per il momento non parla di rimpasto, ma di fatto il leghista punta già alle poltrone vuote del governo. Dopo l'approdo in Consob dell'ex ministro Paolo Savona, la casella degli Affari Europei è rimasta vuota. Una casella che adesso Salvini, dopo il faccia faccia chiarificatore con Di Maio, vuole riempire. E così quando Conte rientrerà dal Vietnam troverà già pronta la richiesta di Salvini: "C’è il ministero per le politiche europee che è vacante e sarà importante avere velocemente un italiano che vada in Europa a difendere i nostri interessi. Ne parlerò con il presidente del Consiglio", ha affermato a Diritto e Rovescio su Rete 4. Il vicepremier dunque prova a forzare la mano per ottenere un altro ministeo targato Lega. Il leader leghista poi apre anche alla possibilità di una revisione del contratto: "Non chiedo poltrone o nulla, ma se si vorrà rivedere il contratto sono a disposizione per farlo. Mi sono confrontato per un’oretta con l’amico Di Maio, e oggi ho sentito parlare di sì: sì ai cantieri, sì agli appalti veloci, sì agli interventi sugli ospedali".

Poi il vicepremier ha anche parlato del braccio di ferro in corso con l'Unione Europea che ha avviato una procedura per debito contro l'Italia: "I selfie sono una delle ultime cose gratis, a meno che dalla Ue non ci chiedano soldi anche per questo...". Una battuta questa che sottolinea come il governo tema la mano pesante da parte di Bruxelles. Infine è tornato a parlare di Gistizia e delle tensioni di questi giorni con una parte della magistratura: "Le cronache di queste ore, che non mi permetto di commentare, ci dicono che serve un’altra riforma: quella della giustizia.

Perchè i processi devono durare la metà del tempo e devono essere valorizzati i giudici che lavorano bene e isolare quelli che usano la toga per fare politica".