Salvini: "No accordi con Troika o Mes senza coinvolgere le Camere"

Il leader della Lega attacca a muso duro Bruxelles. Incalza le istituzioni sulla sospensione del trattato di Schengen: "Quando lo sosteneva la Lega era razzismo"

Salvini: "No accordi con Troika o Mes senza coinvolgere le Camere"

L’Unione europea è bloccata. Al limite della paralisi. E questo, purtroppo, non è una novità. Mentre il mondo si danna per risolvere il problema coronavirus, Bruxelles fa spallucce. Soprattutto se è l’Italia a parlare. Questo particolare non sfugge a Matteo Salvini e a tutto il centrodestra. "No ad accordi con Troika o Mes senza coinvolgere Camere", tuona il leader leghista che approfitta per colpire al cuore il lavoro del governo in emergenza ormai da settimane.

A non convincerlo le misure economiche adottate nell’ultimo decreto. "È urgente migliorare, cambiare il decreto Cura Italia anche perché la Borsa ha perso 300 miliardi nell’ultimo mese e sono soldi che stanno uscendo dalle tasche degli italiani". Poi torna a picconare l’Ue: "Non vorremmo che qualcuno stesse prendendo accordi a Bruxelles. E parlo del Mes, della Troika e del fondo salva Stati, senza che i parlamentari che rappresentano gli italiani siano coinvolti e ascoltati", fa sapere.

Si sofferma sulla sospensione del trattato di Schengen. "Chiudere i confini? Oggi tutti i Paesi in Europa lo stanno facendo, ma quando lo sosteneva la Lega dicevano che era razzismo. Loro sì e noi no: è questa l’Unione europea?", questa la domanda che si pone Salvini. Il terrorismo e il contenimento dei flussi migratori sono stati i principali argomenti per cui negli ultimi anni si è chiesta la sospensione di Schengen. Fra le più recenti, e discusse, chiusure dei confini quella operata dalla Francia dal 14 dicembre 2015 al 27 marzo 2016 a seguito degli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi. E dalla Germania, dal 13 settembre 2015 al 13 febbraio 2016, per limitare l’immigrazione.

Sembra essere passata una vita, eppure, risalgono a solo pochi anni fa. Ma è ora l’emergenza coronavirus a mettere a dura prova uno dei pilastri dell’Unione. Oltre alla chiusura verso l’esterno, sono otto i Paesi (Austria, Ungheria, Repubblica ceca, Danimarca, Polonia, Lituania, Estonia e Germania) che hanno notificato alla Commissione l’introduzione di controlli alle frontiere interne. Più Svizzera e Norvegia che, pur non essendo membri Ue, appartengono alla zona Schengen. Le misure attuate sono le più diverse: dai semplici controlli sanitari su chi entra, come il rilevamento della temperatura corporea, al divieto totale di ingresso per chi non è residente.

Ma torniamo a Savini. "La Lega chiede la convocazione immediata del Parlamento, deputati e senatori. Come tanti altri italiani che sono al lavoro in queste ore difficili, anche i parlamentari devono andare al lavoro. Il decreto che è uscito dal governo, cui abbiamo dato tanti suggerimenti, è solo un primo passo e non basta". È impensabile per Salvini far pagare le tasse a tanti italiani già questo venerdì. È impensabile che 600 euro per i lavoratori autonomi, precari, stagionali, interinali, siano sufficienti. È impensabile che buona parte del personale scolastico sia costretto ad andare a scuola.

Ed è inaccettabile lo svuota-carceri: mentre si arrestano gli italiani che escono di casa, si pensa di fare uscire 5mila carcerati fra cui spacciatori, rapinatori, ladri, truffatori. "È urgente migliorare, cambiare questo decreto".

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