
È stato il vice premier Matteo Salvini l'ultimo ospite di rilievo a chiudere un'edizione di grande successo del Meeting dopo essere stato al centro delle cronache negli ultimi giorni per la polemica con Emmanuel Macron. Proprio riferendosi al presidente francese il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti prova a stemperare con una battuta "magari gli hanno tradotto male attaccati al tram" per poi aggiungere "sulla Francia non dico nulla fino all'8 settembre", data in cui il governo francese è atteso al voto di fiducia.
Salvini poi torna sull'ipotesi di inviare militari in Ucraina e spiega: "Posso solo ribadire che il governo italiano tutto, non il ministro Salvini, non manderà mai un soldato italiano a combattere, a sparare, a morire in Russia o in Ucraina".
È un Matteo Salvini che interviene su vari temi nel pomeriggio della giornata conclusiva del Meeting e non si incrocia per poco con Giorgia Meloni ripartita subito dopo il suo discorso. I due si sono però sentiti per una telefonata di saluto e si incontreranno oggi a Roma al Consiglio dei ministri. Secondo una nota della Lega i leader "hanno convenuto sulla necessità di proseguire con determinazione sulla strada del rilancio infrastrutturale dell'Italia, dedicando massima attenzione a un nuovo e rilevante piano casa".
Così Salvini può visitare i vari stand del Meeting fermandosi allo spazio espositivo dedicato al Ponte sullo Stretto di Messina al padiglione del Mit: "questa volta lo realizzeremo. Ma servirà tempo: occorrono sette anni per costruirlo" aggiungendo "solo in Italia si riesce a litigare sui ponti, sulle gallerie, sugli svincoli e quindi conto, l'anno prossimo, a Dio piacendo, di essere a Rimini con un padiglione ancora più importante con tanti nuovi cantieri aperti e con la posa della prima pietra del ponte sullo stretto di Messina". Il ponte è il tema più citato dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti definito una grande opera che "riporterà gli ingegneri in Italia" e "noi vogliamo partire entro settembre con i cantieri". Intervenendo nel convegno "Luoghi da costruire e vie per raggiungerli" Salvini poi spiega che "stiamo investendo nelle infrastrutture 200 miliardi di euro".
Non manca un commento alle parole di Mario Draghi sull'Europa: "Dopo la pars destruens ci vogliono le proposte. Delle parole di Draghi, condivido la parte critica poi bisogna tornare a una comunità economica che mette valori positivi aggiuntivi ma lascia gli stati di sviluppare le proprie peculiarità. Occorre mettere insieme le cose migliori di singoli stati lasciando liberi gli Stati di crescere. Quindi, non più Europa ma più democrazia. Condivido le critiche di Draghi ma penso sia meglio una comunità di eguali che una società di diseguali".
Parlando di elezioni regionali Salvini spiega poi che "siamo sempre d'accordo, troveremo l'intesa" aggiungendo che "ci troveremo a parlare sulle Regionali a breve. L'obiettivo è presentare i candidati migliori come abbiamo sempre fatto".
Il leader della Lega si sofferma anche sulla manovra affermando che "tra le priorità ci sarà la rottamazione delle cartelle
esattoriali" aggiungendo che tra gli aspetti più importanti per la Lega c'è quella di "rivedere il calcolo Isee a vantaggio delle famiglie". Una proposta particolarmente apprezzata dalla platea di Comunione e Liberazione.