Salvini tende la mano: "Sì a lista unica con FI"

Il leader della Lega: "Dico a Berlusconi che voglio l'unità e mandare a casa Renzi". E poi attacca il partito dei giudici

Salvini tende la mano: "Sì a lista unica con FI"

"Esiste un partito dei giudici che ieri era contro Berlusconi, oggi contro Renzi e magari domani sarà contro Salvini. Ecco perché io sono per la separazione delle carriere. Per fermare Renzi però non serve un partito dei giudici, bastano gli italiani". Matteo Salvini, ospite dalla Annunziata a In mezz'ora, si scaglia contro i magistrati e poi tende la mano a Forza Italia.

"Dico a Berlusconi che voglio l'unità e mandare a casa Renzi. Però gli dico: non farmi vedere Fini e i vecchi arnesi del passato. Porterò sempre riconoscenza a Berlusconi, se però dopo un po' perdi smalto, non vai avanti. Il mio avversario è Renzi. Se Berlusconi sarà ancora forte lo decideranno i cittadini il 5 giugno. A me della leadership del centrodestra interessa meno di zero, ora mi interessano le città. A me piacerebbe fare un confronto pubblico con Renzi".

L'obiettivo del leader leghista è uno e chiaro: far perdere il Pd. E pur di raggiungere lo scopo è disposto a mettere da parte l'astio degli ultimi tempi: "Se c'è da andare da soli, andiamo da soli, non abbiamo paura. Il mio obiettivo è lavorare a una coalizione per una alternativa a Renzi più ampia possibile senza ricommettere gli errori del passato dove c'erano i Fini, Casini, Follini, Alfano.

Secondo me ci riusciamo" a farla "con un programma serio, concreto, che parla di tasse, di immigrazione, lavoro e scuola. La lista unica si può fare anche con Berlusconi e Forza Italia. Il problema è Renzi, Banca Etruria, Mps e la sinistra che sta occupando ogni buco in Italia", ha concluso.

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