Santori sul M5S: "Fa ridere che una forza di governo scenda in piazza"

Il leader delle sardine definisce “sbagliata” la scelta dei grillini di ritrovarsi sabato a Roma per invocare la cancellazione dei vitalizi. E aggiunge che all’interno del movimento molti sono contrari al taglio dei parlamentari

Santori sul M5S: "Fa ridere che una forza di governo scenda in piazza"

Fa ridere che una forza di governo scenda in piazza”. Mattia Santori definisce “sbagliata” la scelta del Movimento 5 Stelle di ritrovarsi sabato 15 febbraio in piazza San Silvestro a Roma per invocare la cancellazione dei vitalizi, quando “mezza Italia chiede di abolire i decreti sicurezza”.

Il leader delle sardine sottolinea poi che all’interno del movimento molti sono contrari al taglio dei parlamentari e annuncia che ci sarà una presa di posizione sulla vicenda, propio in vista del referendum previsto domenica 29 marzo. Nel frattempo, ieri quattro sardine hanno incontrato il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano. A questo proposito, Santori spiega che il ministro ha parlato del piano per il Meridione a cui sta lavorando, mentre le sardine hanno proposto di organizzare un summit tra esperti internazionali a Taranto sui temi dell’ambiente, del lavoro e della salute, coinvolgendo anche l’Unione europea. E poi anche un Erasmus tra le nazioni del nord e del sud.

Le sardine vengono criticate per la mancanza di proposte ma Santori non è per nulla d’accordo e precisa che sono critiche ingiustificate. “Non si tratta di avere proposte ma argomenti, e li abbiamo - spiega il leader del movimento -, altrimenti l’incontro con il ministro non sarebbe durato quasi due ore. Ma non dobbiamo cadere nel vortice delle aspettative delle persone”. Intanto domenica le sardine scenderanno in piazza a Roma, il 18 saranno a Napoli e il 19 febbraio a Lecce. A metà marzo è in programma l’incontro nazionale a Scampia. Santori spiega che si discuterà dell’idea di costituire un’associazione e allo stesso tempo non è esclusa l’ipotesi di creare un partito. “Vogliamo trovare qualcosa che sia una via di mezzo tra politica e cittadini”, evidenzia il leader del movimento, ma anche essere “un avamposto antipopulista capace di resistere nel tempo”.

In un’intervista alla Stampa, Santori dice che non ha sentito Nicola Zingaretti, specificando però che il Partito democratico e il centrosinistra avranno bisogno del sostegno delle sardine per avviare il processo di ricostruzione. E viceversa anche il movimento potrebbe avere bisogno della sinistra in futuro.

Infine, due battute sul caso Gregoretti e sulla prescrizione.

In merito al primo tema, Santori è convinto che la magistratura debba fare il suo lavoro e giudicare il leader leghista “su un tema su cui ha costruito buona parte del suo consenso”. E definisce “molto strumentale” la polemica sulla prescrizione.

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