Il Movimento 5 Stelle scenderà in piazza sabato 15 febbraio a Roma “contro chi vuole riprendersi i vitalizi”, come sottolineato su Facebook dal reggente del partito, Vito Crimi.
La commissione contenziosa del Senato dovrà infatti decidere la sorte dei vitalizi degli ex parlamentari che hanno fatto ricorso contro la decisione della loro camera di appartenenza di ricalcolare i loro trattamenti pensionistici su base contributiva. I pentastellati sono pronti a dare battaglia perché secondo loro non può essere un organo interno di Palazzo Madama a decidere se reintrodurre questi privilegi.
Come detto, Crimi ha dato l’annuncio della manifestazione di metà febbraio. Il reggente dei grillini ha ricordato l’impegno del suo partito per abolire i vitalizi, “ma adesso, i professionisti della vecchia politica stanno cercando di farli rientrare dalla finestra. E non gli basterà, perché vogliono anche salvare le poltrone che eravamo riusciti a togliergli”. Secondo Crimi, il sistema politico non può permettersi di tornare indietro nel tempo in quanto darebbe l’immagine di senatori e deputati attaccati alla poltrona che incassano la loro pensione a spese dei cittadini. Il senatore dei 5 Stelle ha evidenziato l’importanza di proseguire sull’abolizione di questi privilegi, avendo come riferimento i cittadini che lavorano onestamente tutti i giorni.
Crimi si è rivolto poi agli attivisti chiedendo loro di “di tornare a far sentire la nostra voce, tutti insieme. Non la voce del solo M5s, non la voce di questo o quell'altro, ma la voce di un popolo che è stanco di regalare poltrone e pensioni a vita a vecchi politici di professione”. E ha ribadito il concetto che la politica deve dare l’esempio. A tal proposito, il viceministro dell’Interno ha precisato che il Movimento darà battaglia nelle aule e nelle piazze per “impedire questa ennesima vergogna salva-casta”.
Sulla stessa linea d’onda anche Paola Taverna. Sempre su Facebook, la senatrice ha parlato di “ritorno alle origini” e ha detto che “serve un esercito di cittadini con l’elmetto che chiamiamo in piazza per fermare l’odioso privilegio dei vitalizi”.
Taverna ha ricordato che il partito si è dato da fare molto su questa vicenda ma quanto fatto non è sufficiente. E ha sottolineato che “siamo in guerra, una guerra gentile ma pur sempre una guerra, contro soprusi e privilegi, contro la casta".
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