È figlio dell'Emilia benestante e dinamica, non avrebbe avuto problemi a continuare il lavoro del padre. Però Sean Grandini, 20enne di Reggio Emilia, ha sterzato: farà l'ufficiale.
La sua famiglia si sarà molto stupita.
«In effetti sì. Non ho parenti nelle Forze armate e avevo intrapreso tutt'altra strada, nel solco di quella di mio padre. Lui è manager di un'azienda informatica, io ho frequentato il primo anno di Ingegneria e informatica all'università. Poi ho deciso per l'Accademia».
Perché?
«Ero sicuro che qui avrei trovato la realizzazione di sentimenti come la lealtà, che i miei genitori mi hanno trasmesso fin da piccolo. L'Accademia mi farà diventare un ufficiale e una persona ancora migliore: un gentiluomo».
Cosa vuole fare da grande?
«Ho scelto l'esercito e vorrei entrare in fanteria, in particolare nei paracadutisti. Ho già fatto diversi lanci, amo buttarmi dagli aerei. Poi mi piacerebbe partire per le missioni all'estero».
Stupore a parte, familiari e amici
cose le dicono?«Sono fortunato, i miei mi supportano sempre. Qualcuno degli amici mi ha preso per matto, ma i più vicini approvano. Li vedo spesso e quando posso usciamo insieme senza problemi, come facevamo prima».
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