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Profughi in Sardegna, coop in campo. "Sono le stesse di Mafia Capitale"

Lo denuncia il parlamentare sardo del gruppo misto Mauro Pili

Profughi in Sardegna, coop in campo. "Sono le stesse di Mafia Capitale"

Le cooperative coinvolte nell'inchiesta di Mafia Capitale sbarcano in Sardegna. “Con una spregiudicatezza senza precedenti e con un’organizzazione capillare le coop coinvolte in mafia capitale legate al circuito di Buzzi e compagni in questi ultimi giorni sta prendendo letteralmente il sopravento sulle pseudo gare delle prefetture. In ballo ci sono oltre 30 milioni di euro di affidamenti”, lo rivela il deputato sardo Mauro Pili che racconta, come in questi giorni la prefettura di Sassari abbia affidato a queste coop l’accoglienza di 1650 richiedenti asilo. Ieri, invece, è stata la volta della prefettura di Cagliari che ha disposto l’assegnazione di 70 migranti in un hotel di Quartu Sant’Elena.

I nomi delle società sono emersi stamane a Cagliari e messi nero su bianco nel sito della prefettura di Sassari sono le Tre Fontane e la Senis Hospes, “le stesse società cooperative indicate tra quelle coinvolte a piene mani nell’organizzazione romana di gestione dell’affare immigrazione nella Capitale", denuncia Pili. “Da qualche giorno a Quartu un punto ristoro, trasformato in albergo a tre stelle, dichiarato e certificato per 20 posti sia occupato da una settantina di migranti, trasferiti di tutta fretta dopo la chiusura di un altro hotel con gravi problematiche”, dice Pili a Sardegna Oggi.

“Nell’hotel di Quartu – spiega ancora il deputato - a ridosso di Flumini i certificati di abitabilità parlano di 10 stanze, in realtà gli immigrati sono stati letteralmente accatastati, con 6 e anche più letti al posto di 2. Le stesse disposizioni antincendio risultano fuori norma e rilevate nella prima fase dell’affidamento e non ancora adeguate”. Secondo Pili un tale uso di un albergo ha un effetto moltiplicatore “più ne metti e più guadagni”. “Con la sola operazione di Quartu – aggiunge Pili - le cooperative raggruppate si porteranno a casa oltre 800000 euro all’anno anziché 250000 cifra prevista per i 20 posti letto".Per il parlamentare sardo "è incredibile che da Cagliari a Sassari a farla da padrona sia un raggruppamento temporaneo d’impresa legato a filo doppio con la grande rete di Buzzi e compagni. A vincere l’affidamento sassarese è infatti la Senis Hospes e Tre Fontane di Roma. È quest’ultima ad essere finita nell’elenco sotto osservazione del decreto dall’ex prefetto di Roma Gabrielli diramato nei giorni scorsi e che sarà al centro dei provvedimenti da adottare domani sulla gestione di Roma Capitale”.

“La Tre Fontane - spiega ancora Pili - è una società cooperativa incaricata di gestire il sito di Valledoria, stabile scelto dagli amici di Buzzi per stipare gente e guadagnare a piene mani insieme ai compagni di viaggio della Senis Hospes di Potenza e Bari. Società ben informate che ricercano immobili autorizzati per alloggiare massimo 20 persone e poi ne stivano 5 volte tanto”. “Tutto nel pieno dell’illegalità, - conclude il deputato del gruppo misto - fuori da qualsiasi parametro di sicurezza.

Gare volanti con il massimo ribasso, poi è arrivata la disposizione ministeriale: procedere con offerta economicamente vantaggiosa".

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