Brindisi - I volti dei bambini spuntano a malapena dai grandi salvagenti rossi mentre la fune calata dall'elicottero li porta in salvo; le mani di uomini e donne sono livide per le raffiche di gelida tramontana e gli occhi di tutti sono ancora spalancati sugli interminabili istanti vissuti mentre la nave andava in fiamme. I primi passeggeri strappati a quella trappola di fuoco sono approdati in Puglia, dove l'allarme è rimbalzato appena la colonna di fumo nero si è alzata in mezzo all'Adriatico: qui, tra le province di Lecce e Brindisi, sono stati trasportati 45 feriti e le operazioni sono andati avanti durante la notte. Nella tragedia è morto un marittimo greco che lavorava sul traghetto: probabilmente ha perso la vita nel disperato tentativo di lanciarsi su uno scivolo che porta a una zattera di salvataggio. Ma non ce l'ha fatta, è annegato e il cadavere è stato recuperato dalla Capitaneria di porto di Brindisi, giunta sul posto con una motovedetta che è riuscita in qualche modo a farsi largo tra le onde del mare forza 7: il corpo è stato trasportato a Otranto, i militari sono riusciti invece a salvare la moglie della vittima.
La Puglia, dove per decenni si sono consumate le tragedie del mare dopo le innumerevoli traversate dall'Albania, si è ritrovata nuovamente in prima linea sul fronte dei soccorsi. Nella zona del traghetto in fiamme sono arrivati i rimorchiatori, le motovedette della guardia costiera e gli elicotteri dell'Aeronautica e della Marina Militare, che ha spostato in zona anche la nave San Giorgio in modo da utilizzarla come base di appoggio e per il trasporto a Brindisi, il punto più vicino. I primi otto passeggeri sono stati tratti in salvo da un elicottero e trasportati all'aeroporto militare di Galatina, in provincia di Lecce; si tratta di un uomo di 58 anni, di origine albanese, quattro donne e tre bambini fra i due e i tre anni: i piccoli erano in stato di ipotermia e sono stati trasferiti all'ospedale di Copertino. Proprio qui si trova anche una ragazzina di 12 anni, di Molfetta.
«Stavamo dormendo racconta quando siamo stati svegliati dalla sirena dell'allarme ed è stata una fuga generale: ho sentito che il fuoco si è sprigionato da un camion»; accanto a lei c'è una tredicenne greca mentre due sorelle adolescenti, anche loro greche, sono invece ricoverate a Brindisi: «Sembrava il Titanic», spiegano in inglese. In ospedale sono finiti due militari della capitaneria di porto, ma le loro condizioni non sono gravi.
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