Coronavirus

Scendono i casi (11.629) e la positività (8,7%). In sette giorni "persi" 19.231 nuovi contagi

Ieri 299 morti, il dato migliore del 2021. Ma risalgono le terapie intensive

Scendono i casi (11.629) e la positività (8,7%). In sette giorni "persi" 19.231 nuovi contagi

Una domenica tranquilla per il bollettino del Covid-19, con i numeri in blanda discesa. I chiari sono la diminuzione di contagi, indice di positività, indice di contagio, ricoverati e morti, gli scuri l'aumento delle terapie intensive e la situazione sempre più preoccupante dell'Alto Adige.

Vediamole, le cifre. Ieri sono stati contabilizzati 11.629 nuovi contagi, su un totale di tamponi di 216.211 (percentuale di positività del 5,38). Se però si tiene conto - come si faceva fino a qualche giorno fa e come noi troviamo più giusto continuare a fare - dei solo tamponi molecolari, quelli più affidabili, che ieri sono stati 133.688, la percentuale risale all'8,70 per cento, che è comunque uno dei dati più bassi delle ultime settimane. È il sesto giorno consecutivo in cui la percentuale di tamponi positivi su quelli molecolari refertati è sotto la fatidica quota dieci. I casi totali dall'inizio dell'epidemia è di 2.466.813.

Scendono i morti: ieri 299, il dato più basso dai 298 del 27 dicembre. Migliora la situazione ospedaliera: dei 499.278 attualmente positivi, la massima parte (475.569) è in isolamento domiciliare fiduciario. I ricoverati sono 23.798, 80 in meno rispetto al giorno precedente, mentre tornano a risalire dopo cinque giorni consecutivi con il seno meno, i ricoverati in terapia intensiva, che ieri erano 2.400 tondi, 14 in più del giorno prima. Il maggior numero di pazienti gravi è in Lombardia (405), poi ci sono Veneto e Lazio (286 ciascuna) e Sicilia (227). Va detto che questo dato è rassicurante, essendo molto più basso sia dal picco della prima ondata (i 4.068 del 3 aprile scorso) sia da quello della seconda ondata (i 3.848 del 25 novembre).

Vediamo ora la distribuzione territoriale dei casi: ieri la Lombardia con 1.375 nuovi casi ha superato di poco l'Emilia-Romagna con 1.208, la Campania con 1.069 e il Lazio con 1.056. Tutte le altre regioni sono sotto quota mille. Se invece si esamina il rapporto tra casi e tamponi molecolari, il territorio messo peggio è la provincia autonoma di Bolzano, con una percentuale del 16,07. Anche la Puglia (12,25) e la Sicilia (12,13) e il Friuli-Venezia Giulia (11,07) sono ben sopra la media nazionale. La Lombardia è al 7,56. Le percentuali si abbassano decisamente se invece si considerano tutti i tamponi, e la regione messa peggio è la Puglia con una percentuale dell'11,06.

Come ogni giorni aggiorniamo anche il parametro dei contagi degli ultimi sette giorni rispetto a 100mila abitanti. Dal 18 gennaio a ieri il dato peggiore è nettamente quella di Bolzano (537,69), mentre anche il Friuli-Venezia Giulia con 296,13 supera quel tetto di 250 che è considerato allarmante. Insomma, secondo noi anche il Friuli meriterebbe la zona rossa. Tra le grandi regioni bene la Toscana (81,43), la Lombardia (110,67) e il Piemonte (114,05). A livello nazionale negli ultimi sette giorni i contagi sono stati 85.564 mentre nella settimana precedente erano stati 104.795.

L'indice di contagio settimanale per 100mila abitanti è sceso da 175,71 a 143,46.

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