Coronavirus

"Sciacallo", "I tuoi errori" È rissa De Luca-Di Maio

Show del presidente della regione Campania durante una diretta Facebook, nella quale si scaglia contro Luigi Di Maio ed il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Arriva poi la replica piccata del ministro degli Esteri

"Sciacallo", "I tuoi errori" È rissa De Luca-Di Maio

Governo da mandare a casa e Luigi Di Maio nella lista degli sciacalli, non ha dubbi Vincenzo de Luca nel discorso tenuto durante una diretta Facebook. Lo show del presidente della regione Campania si apre con un affondo nei confronti dell'esecutivo e della tardività e della pochezza delle misure prese per contenere l'emergenza sanitaria.

L'attacco all'esecutivo

"La regione Campania rimane ad oggi la regione con il tasso più basso di mortalità Covid. Non solo la mortalità Covid da febbraio ad oggi, ma anche il dato della mortalità che riguarda settembre-novembre. In questi due mesi abbiamo avuto uno scontro di linea e di scelta politica in relazione al contagio", spiega il governatore, prendendosi i meriti per quanto conseguito a livello locale. "Noi, regione Campania, eravamo per chiudere tutto a ottobre. Chiudere tutto per un mese, così da avere un'operazione di freno del contagio, col tempo per arrivare a Natale in condizione di sostenibilità. Il governo ha fato un'altra scelta" punzecchia De Luca. "Ha deciso di fare iniziative progressive, di prendere provvedimenti sminuzzati, facendo la scelta della cosiddetta risposta di tipo proporzionale: più aumenta il contagio più noi prendiamo provvedimenti. Una scelta totalmente sbagliata, dato che il contagio non aumenta in maniera lineare ma in maniera esponenziale. Abbiamo così perso due mesi preziosi, nel corso del quale abbiamo avuto un incremento drammatico dei contagi e anche dei decessi..".

Solo un uomo politico ha avuto il coraggio di assumersi la responsabilità di andare contro il volere dell'esecutivo giallorosso, spiega De Luca,"è stato il presidente della regione Campania". Nel frattempo, invece, "Il governo invece ha deciso che bisognava tenere aperte le scuole (ricordate le parole della Azzolina supportate dal presidente del Consiglio). Adesso le hanno chiuse, cioè hanno fatto quello che la regione Campania aveva già fatto un mese fa. E nessuno ha chiesto scusa. Abbiamo avuto l'Italia divisa in zone, una scelta scriteriata".

Si origina quindi"una situazione caotica, derivata dalle scelte di governo che noi non abbiamo condiviso. In tutto questo è mancata un'iniziativa che io considero essenziale, cioè il coinvolgimento pieno e in organico di tutte le forze di polizia e dell'esercito italiano per il controllo del territorio. Se fai ordinanze e nessuno controlla, è evidente che stai perdendo tempo. La cosa assurda è che ora tutti quelli che hanno sottovalutato il problema ora sono diventati tutti rigoristi".

Il dito puntato sul sindaco di Napoli

Ne ha per tutti il governatore, anche per il sindaco di Napoli De Magistris, pur non nominandolo mai direttamente. "La settimana scorsa si è aperta con una notizia: il lungomare di Napoli affollato di migliaia di persone, la gran parte senza mascherina. Cioè mentre nel resto del Paese si lavorava per contenere il contagio, arrivava all'Italia l'immagine di Napoli, dove si passeggiava allegramente senza neanche l'ombra di un controllo rigoroso. Quello era un assembramento vietato dalla legge. Quell'immagine ha fatto il giro del Paese. E da qui è arrivata la spinta a livello nazionale a chiudere tutto". Dopo la spiegazione arriva l'attacco diretto a Giggino, a cui saranno fischiate le orecchie. "Quelle immagini motivano non una zona rossa ma strarossa, perchè sono cose davvero vergognose. Sapete chi avrebbe dovuto decidere, ma era impegnato a fare il giro delle televisioni per farsi pubblicità? Tutto questo arriva a sporcare l'immagine di Napoli e della Campania".

Lo scontro con Di Maio

Obiettivo successivo il ministro degli Esteri, a cui il governatore campano non le manda a dire. "Alla lista degli sciacalli si è aggiunto un nuovo individuo, esponente di spicco del governo e campano, tale Luigi Di Maio. Era fra quelli che facevano la campagna elettorale contestando alla regione Campania il diritto di aver realizzato le terapie intensive sprecando il denaro pubblico. Avrebbe dovuto preoccuparsi di mandare agli ospedali il personale che manca. Questo era uno che voleva il commissariamento della Campania. Saremmo finiti peggio che in Calabria dove lo scempio lo stanno facendo proprio i commissari di governo. E parla...e parla...Il solo nome di questo soggetto mi procura reazioni di istinto che vorrei controllare, almeno nelle prossime ore".

Un esecutivo composto da incapaci, secondo De Luca, che racconta un aneddoto: "Ho avuto modo di dire a qualche esponente del Pd che se bisogna stare al governo con questi personaggi, per quello che mi riguarda, sarebbe meglio mandare a casa questo governo". "Fatti salvi 3 o 4 ministri", puntualizza ancora, "questo non è un governo, non voglio dirvi che cosa è".

Lo stesso Di Maio, tirato pesantemente in casa, ha risposto al presidente della Campania, invitandolo ad accettare "umilmente" l'aiuto del governo. A pagare per gli errori commessi, spiega l'ex capo dei 5Stelle, non è De Luca "ma sono i campani". Pertanto il governatore dovrebbe accettare"con umiltà gli aiuti" del governo. "Sembra che ieri in conferenza Stato-Regioni il presidente De Luca abbia improvvisato una sceneggiata napoletana rifiutando ogni tipo di aiuto del governo, dai militari al supporto di medici e ospedali fino alla protezione civile. Sembra che per lui in Campania vada tutto bene e che non ci sia bisogno di aiuti", ha spiegato Di Maio, come riferito da "AdnKronos". "In Campania c'è chi muore da solo accasciato nei bagni degli ospedali o chi viene persino curato in auto. Non so se il presidente De Luca stia nascondendo qualcosa, ma di certo non serviva attendere i dati per dichiarare la massima allerta in Campania viste le scene di questi giorni nei pronto soccorso".

"Nelle ultime ore ben facendo, l'Istituto superiore di sanità, sta collocando la Campania nella zona rossa", ha proseguito Di Maio. "Adesso inviamo comunque gli aiuti alla Regione Campania e mi auguro che il presidente De Luca, con un pizzico di umiltà che non fa mai male, sia in grado di accettarli, anteponendo gli interessi della collettività al suo personale egoismo. Le tende sanitarie dell'esercito sono collocate davanti agli ospedali, in tante regioni d'Italia, non si capisce perché in Campania non possano esserci".

Quindi l'affondo:"Spettano sicuramente a De Luca le responsabilità di aver malgovernato la sanità campana negli ultimi anni".

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