Politica

Schiaffo al Movimento 5Stelle, Casaleggio non va agli Stati Genarali

Il duro post del presidente dell'Associazione Rousseau su Facebook: "Non vorrei che si arrivi al paradosso che a scrivere le regole siano anche coloro che per primi non le rispettano"

Schiaffo al Movimento 5Stelle, Casaleggio non va agli Stati Genarali

Tempi sempre più bui per il Movimento 5Stelle, che oggi ha dato inizio ai già tanto discussi Stati Generali. Oltre all'accusa di scarsa trasparenza, ed i mal di pancia di alcuni grillini seguiti alle affermazioni del viceministro dei Trasporti Giancarlo Cancelleri, che ha espresso la propria intenzione di candidarsi alla carica di governatore della Sicilia (violando così la regola del secondo mandato), ecco arrivare la notizia dell'assenza di Davide Casaleggio alla kermesse.

È stato lo stesso presidente dell'Associazione Rousseau a comunicare la propria decisione in un durissimo post pubblicato su Facebook. Tira brutta aria, dunque, fra i pentastellati. "Alcuni giornali si interrogano sulla mia eventuale presenza agli Stati Generali del Movimento 5 Stelle", esordisce Casaleggio. "Ho ricevuto ieri l'invito a partecipare nella discussione di domenica. Ho deciso di declinare perché ritengo che se ci sono delle regole di ingaggio, queste debbano essere rispettate".

Pesanti le accuse del figlio del cofondatore del Movimento, che decide dunque di prendere le distanze dai rappresentati grillini, molti dei quali sono ormai lontani da quello che era il progetto inziale."Leggendo il documento di guida della discussione del primo giorno, registro che molte decisioni sono già state date per acquisite e si chiedono solo i dettagli", attacca Davide Casaleggio, che si concentra principalmente proprio sulla questione dei mandati."L'indicazione dai territori é stata chiara, ossia che rimanga intoccabile", ricorda, "ma al primo punto del documento guida si indica esplicitamente di dibattere su eventuali deroghe da adottare". Evidente la deriva dei grillini, un boccone amaro da digerire per il presidente dell'Associazione Rousseau, che chiede trasparenza: "Penso sia doveroso pubblicare i voti sia dei delegati del sabato sia dei relatori della domenica prima dell'evento, come anche i verbali delle riunioni provinciali e regionali, nella versione originale, che riportino i risultati degli incontri ufficiali nei quali tutti hanno potuto partecipare e che oggi non sono pubblici".

Ancora una volta, Casaleggio invita a rispettare le regole. Quelle regole che un tempo avevano dato un'identità al Movimento. "Le persone che dibatteranno dei nostri valori dovrebbero in primis aver rispettato le regole che abbiamo oggi. Non vorrei che si arrivi al paradosso che a scrivere le regole siano anche coloro che per primi non le rispettano", spiega, "probabilmente tutto ciò potrebbe dare l'integritá e la trasparenza che merita questo percorso".

Sotto il post-sfogo di Casaleggio sono presto comparsi numerosi commenti. "Possono anche forzare sul terzo mandato poi però dovranno prendere i voti", dice un utente. "Te e tuo padre avete dato e continuate a dare speranza di una democrazia evoluta e moderna a milioni di italiani, ma soprattutto a tantissimi attivisti del m5s, un cambiamento che purtroppo sta rimanendo solo embrionale per le scelte egocentriche e retrograde di molti esponenti", dichiara un altro internauta.

A rispondere al presidente dell'Associazione Rousseau è stato anche Vito Crimi. "Quando pubblicheremo i dati? È scritto nelle regole d'ingaggio", afferma l'attuale capo politico del Movimento 5Stelle ai microfoni di "AdnKronos". "Quando abbiamo eletto i candidati al consiglio regionale della Campania, abbiamo tenuto il numero di preferenze ricevuto dai singoli candidati riservato per due mesi fino a quando non è stata svolta la votazione per il candidato presidente", aggiunge.

Casaleggio non partecipa?"La legittimazione viene dalla grande partecipazione", è stata la secca replica di Crimi.

Commenti