Sconti di pena, Lega in trincea Fi si sfila: "Battaglia superflua"

Frizioni tra alleati sulla linea dura agli ergastolani

Sconti di pena, Lega in trincea Fi si sfila: "Battaglia superflua"

Roma Con 318 voti favorevoli e 33 contrari è stata approvata ieri alla Camera la proposta di legge, presentata dalla Lega, che propone l'eliminazione degli sconti di pena per i reati che prevedono l'ergastolo (strage, omicidio, stupro). Una «palla» che ora passa al Senato. «Sono commossa per questo primo passo - ha spiegato la presidente dell'Osservatorio nazionale sostegno vittime, Elisabetta Aldrovandi - e da subito ci batteremo affinché anche i senatori vadano in questa direzione. È una questione di giustizia nei confronti delle persone che hanno subito violenza o che hanno perso un familiare».

È stato l'onorevole Nicola Molteni, del partito del Carroccio, a proporre la nuova norma. «L'attuale legge prevede uno sconto di pena di un terzo - ha spiegato - per coloro che ne facciano esplicita richiesta. Era un dovere lavorare affinché questa vergogna venisse cancellata». Sulla stella linea il segretario Matteo Salvini: «È una delle leggi più importanti - ha spiegato - seguita in questi ultimi anni perché può colpire qualunque famiglia. Evitare sconti di pena per assassini e stupratori mi sembra il minimo, mettere a disposizione dei familiari colpiti un fondo di 100 milioni come quello francese è fondamentale perché troppo spesso non si perdono solo un marito, un figlio, ma anche il lavoro e la casa. Quindi, credo sia un atto di civiltà».

Sulla questione si è astenuta Forza Italia, che sull'argomento aveva presentato un emendamento, poi ritirato. «Questa - ha spiegato l'onorevole Francesco Paolo Sisto - è una norma superflua, perché l'articolo 442 già prevede la possibilità di comminare la pena in ergastolo. Noi non andiamo contro ciò che dice la Lega, siamo esattamente sulla stessa linea, siamo convinti si debba dare certezza alla pena e trovare la maniera di dare effettività al rapporto tra responsabilità e sanzione, ma le soluzioni non sono di travolgere i cardini del sistema. La nostra è una astensione meditata. I rimedi vanno trovati all'interno dei principi costituzionali».

In mattinata i membri dell'Osservatorio nazionale sostegno vittime avevano incontrato, prima di una conferenza stampa, i vertici della Lega per chiedere un impegno concreto sulla questione. «Mia mamma - ha spiegato una delle vittime, Simone Benati - è stata uccisa a 79 anni a bottigliate da tre marocchini. Servono condanne ferree». Le stesse chieste da tutti coloro che hanno perso un congiunto.

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