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Marino come Fini, fa il sub mentre la città affonda

Lo scoop del Tempo: il sindaco si dedica alle immersioni come faceva l'ex leader di An

Marino come Fini, fa il sub mentre la città affonda

Roma - «Impara dagli errori degli altri, non puoi vivere così a lungo per farli tutti da te». Ma il consiglio di Eleanor Roosevelt non pare essere stato raccolto da Ignazio Marino. Il sindaco di Roma, a dirla tutta, sembra non imparare troppo nemmeno dai propri errori. Come spiegarsi, altrimenti, l'insistenza nel volarsene lontano da Roma nonostante gli sfortunati precedenti, che hanno visto la città affrontare crisi piccole e grandi proprio mentre il primo cittadino era all'estero, in vacanza o in visita istituzionale?

Ecco dunque che anche nel pieno dell'estate più calda per la capitale, alle prese con le due tranche di Mondo di Mezzo, la spada di Damocle del commissariamento (oggi il Consiglio dei ministri metterà di fatto sotto tutela il Campidoglio) e con la ciliegina sulla torta del funerale-scandalo dei Casamonica, Marino se ne va in ferie oltreoceano. Destinazione Bahamas, coerentemente con il suo cognome e con i suoi «interessi», dal medesimo specificati sul proprio profilo Facebook : «Vela, lettura, immersioni». Ed ecco ancora, puntuali, saltare fuori le foto - pubblicate ieri dal Tempo - del sottoMarino, sindaco subacqueo che con pinne, maschera e bombole nutre una tartaruga marina, e meno male che almeno non è la mucca di Buzzi, quella che «la devi fa' magna' » per poi mungerla.

La politica italiana ha già conosciuto un politico appassionato di immersioni: Gianfranco Fini. E l'hobby non gli ha portato particolarmente fortuna. L'ex presidente della Camera venne infatti pizzicato mentre, scortato dai vigili del fuoco, si immergeva con muta e bombole nel mare di Giannutri, in un'area a protezione integrale del parco nazionale dell'Arcipelago toscano. L'accesso era consentito solo per fini scientifici, non al Fini politico. Che si scusò tramite portavoce, ammettendo la «colpevole leggerezza», ma si ritrovò addosso una storia scivolosa come certe alghe. Anche sulla scaramanzia caraibica Fini potrebbe insegnare qualcosa a Marino. Nel 2004, sempre guidato dalla passione per i fondali, l'ex leader di An seguì l'ex collega di partito Amedeo Laboccetta a Saint Marteen, nelle Antille olandesi, ospiti del re dei Casinò Corallo. E quando scoppiò lo scandalo della casa di Montecarlo, quella vacanza tropicale tornò d'attualità perché tra i collaboratori di Corallo c'era James Walfenzao, il broker che a Saint Lucia - sempre Caraibi - «nascondeva» il nome del vero proprietario della casetta monegasca abitata dal «cognato» di Fini, Tulliani. Come è finita è storia nota, col povero Fini affondato alle urne.

A Marino, finché può, conviene tornare in superficie.

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