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Scotto: i miei aggressori si costituiscano Per il leghista picchiato nessuno protesta

Lamorgese solidale con l'ex deputato. Indifferenza per le vittime degli autonomi

Scotto: i miei aggressori si costituiscano Per il leghista picchiato nessuno protesta

Ci sono due pesi e due misure nell'universo italiano della violenza. Se stai a sinistra e ti aggrediscono, apriti cielo. Se stai a destra e subisci lo stesso trattamento, tutto avviene nel silenzio più totale.

Arturo Scotto, dirigente nazionale di Articolo Uno-Mdp, è stato preso a pugni in Piazza San Marco, a Venezia, da un gruppo di ragazzi che lui stesso ha raccontato essere a volto coperto, che inneggiavano al Duce e facevano cori antisemiti.

Al momento i responsabili del gesto non sono stati individuati, ma è lo stesso politico a lanciare un appello ai genitori dei giovani aggressori chiedendo loro di far costituire i figli.

«Bisogna smetterla di pensare che sono ragazzate - ha scritto Scotto su Facebook -. Sono piccoli squadristi che si fanno forza nella logica del branco. Il fascismo è nato esattamente così». A Scotto sono arrivati messaggi di solidarietà da esponenti di molti partiti, anche di Lega e Forza Italia. «I rigurgiti fascisti e antisemiti non possono essere tollerati», ha detto il capogruppo di Leu, Federico Fornaro). «Solidarietà e vicinanza ad Arturo Scotto e alla sua famiglia - ha scritto in una nota il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese - per la gravissima e vile aggressione subita a Venezia». Per poi proseguire: «Una forte condanna contro qualsiasi comportamento violento e rigurgito antisemita. Occorre agire con fermezza e determinazione per contrastare ed isolare tutte le manifestazioni di odio e razzismo ed estremismi che - ha concluso - non possono essere in alcun modo tollerati in una società civile e sui quali non si deve tacere». L'aggressione di Scotto, che al momento dei fatti stava festeggiando il Capodanno in piazza San Marco con moglie e figlio di 14 anni, sarebbe avvenuta perché la consorte Elsa avrebbe chiesto ai ragazzini di smetterla di dire frasi come Anna Frank sei finita nel forno. Subito dopo l'intervento di Scotto a cui i giovani avrebbero reagito con quattro pugni. L'esponente politico ha sporto denuncia.

Ma quella non è l'unica aggressione avvenuta la notte di Capodanno, visto che nella zona dei Navigli a Milano alcuni vigili del fuoco sono stati circondati, spintonati e derubati delle chiavi del loro mezzo da alcuni esponenti dei centri sociali. Erano intervenuti per spegnere un incendio appiccato dagli stessi aggressori. Dettaglio che alcuni giornali di sinistra si sono dimenticati di sottolineare. La solidarietà, in questo caso, dalla Lamorgese non è arrivata. È giunta, invece, da Matteo Salvini, che ha commentato: «Anno nuovo, i soliti vecchi idioti dei centri sociali, stavolta contro i Vigili del Fuoco. Solidarietà ai lavoratori aggrediti e la speranza, almeno stavolta, che i colpevoli finiscano in galera».

Il tutto mentre un paio di giorni fa un consigliere leghista era stato aggredito a Livorno da una decina di esponenti dei centri sociali. Di nuovo solidarietà dall'ex ministro dell'Interno, ma non dall'attuale, per cui, evidentemente, gli unici rigurgiti da bloccare sono quelli di estrema destra.

ChG

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