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Scrutinio lumaca: disinnescata la "tagliola"

Lo spoglio infinito, lo scrutinio lumaca, le accuse, il giallo sulla "tagliola" dell'interruzione alle 19, una buona dose di complottismo

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Lo spoglio infinito, lo scrutinio lumaca, le accuse, il giallo sulla «tagliola» dell'interruzione alle 19, una buona dose di complottismo.

Non è certo una giornata tranquilla per gli scrutatori sardi. Lo spoglio iniziato dopo la chiusura delle urne domenica alle 22, va a rilento. Sullo sfondo a creare tensione c'è anche la tagliola dell'interruzione alle ore 19. Un articolo della legge regionale prevede infatti che le operazioni di scrutinio vengano completate entro 12 ore dall'inizio. Arriva però una precisazione del dirigente del Servizio elettorale della Regione Sardegna che spiega che quello delle 19 non è un limite perentorio e «gli Uffici elettorali di sezione sono tenuti a completare tutte le operazioni di competenza».

Lo scrutinio con il freno a mano tirato non è una novità in Sardegna. Nel 2019, a distanza di giorni dalla domenica del voto, ancora il quadro dei voti ottenuti dai singoli consiglieri non era definitivo e non si conosceva la composizione del nuovo Consiglio regionale. Nel 2014, in occasione della vittoria del centrosinistra, le cose non andarono meglio. Nello staff di Alessandra Todde c'è però addirittura chi vede nei ritardi una «strategia di comunicazione ben precisa», in particolare rispetto al caricamento dei dati delle grandi città (Cagliari, Sassari e Quartu) nel portale della Regione, dove la candidata grillina è più forte.

A spazzare via illazioni e sospetti è Sergio Loddo, direttore del servizio di statistica elettorale per la Regione che interviene in sala stampa. «Il sistema funziona regolarmente se i Comuni caricano i dati: tutti i comuni che hanno inserito i numeri al 100% questi sono stati immediatamente resi fruibili sul portale.

Ci sono alcuni Comuni più grandi, come Cagliari e Sassari che hanno avuto dei ritardi, se il flusso continuerà a questo ritmo, i dati complessivi si avranno tra le 4 e le 5 del mattino».

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