Coronavirus

Se sei di centrodestra è più facile contagiarsi

eve esserci sfuggito qualcosa. Probabilmente i virologi, nella loro rissa permanente, si sono dimenticati di comunicarci un'informazione fondamentale: chi è di centrodestra ha più possibilità di contrarre il virus.

Se sei di centrodestra è più facile contagiarsi

Deve esserci sfuggito qualcosa. Probabilmente i virologi, nella loro rissa permanente, si sono dimenticati di comunicarci un'informazione fondamentale: chi è di centrodestra ha più possibilità di contrarre il virus. O forse ha una carica virale superiore. Non è dato saperlo con certezza, ma sicuramente se non sei di sinistra necessiti di un distanziamento sociale maggiore. Notizia sconosciuta al mondo della scienza, ma prontamente rintracciata e messa in atto dalla Prefettura di Roma. Ci spieghiamo meglio: il prossimo 4 luglio, nella Capitale, è prevista una manifestazione del centrodestra. Ovviamente l'iniziativa deve essere soggetta a uno scrupoloso mantenimento delle distanze di sicurezza e Giorgia Meloni ha reso noti gli estremi imposti: al massimo 2mila persone in una piazza di 14mila metri quadrati. Di conseguenza ogni manifestante avrà a disposizione 7 metri quadrati cadauno. E qui ci nascono altri dubbi: forse quelli di centrodestra sono tutti sovrappeso o soffrono di agorafobia? Oppure potrebbe essere una questione di igiene, d'altronde come ha detto l'ineffabile Gianrico Carofiglio le piazze di destra sono «un manipolo di gente sudata. Però, in tutte le recenti manifestazioni, comprese quelle del movimento Black lives matter, non ci è parso di vedere simili misure di distanziamento sociale. Anzi, abbiamo scorto democratici e correttissimi assembramenti di essere umani all'apparenza del tutto simili a quelli che scenderanno in piazza a Roma la prossima settimana.

Il giallo si infittisce ulteriormente, perché nella ridda di numeri sui metri da rispettare il centrodestra praticamente vince tutte le classifiche. Se andiamo al ristorante dobbiamo stare a due metri dagli altri tavoli e a un metro dagli altri commensali. Ad occhio e croce, se ceniamo in due, ci toccano 4 metri quadrati, ovviamente senza mascherina. Meno del recinto invisibile nel quale hanno confinato i poveri manifestanti. Sui mezzi pubblici (con mascherina) la distanza da un passeggero all'altro scende a un metro. In palestra, come al ristorante, si torna ai 2 metri.

Al mare risaliamo fino a 5 metri tra un'ombrellone e l'altro, ma sotto l'ombrellone la distanza ridiscende, per poi precipitare a un metro mentre si è in acqua (esattamente come a scuola, non si capisce in base a quale criterio). Tutte circostanze potenzialmente pericolose ma, secondo i papaveri della Prefettura di Roma, mai quanto la sciaguratissima manifestazione del 4 luglio.

Così, al netto di tutti i possibili complottismi scientifico-sanitari, ci viene il dubbio che le piazze quando non sono di sinistra diano un certo fastidio. Provochino allergie e mal di testa a quelli che pensano di avere il monopolio delle manifestazioni.

Loro pensano di depotenziare una piazza con la scusa del distanziamento sociale, ma non si accorgono che stanno solo distanziandosi ancor di più dalla società.

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