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Se la sinistra in Alto Adige presenta un'interrogazione sulle battute di Sgarbi

Il critico d’arte incontra l’assessore altoatesino leghista Massimo Bessone e se la prende con il governo. Il centrosinistra, con Brigitte Foppa dei Verdi, presenta un’interrogazione contro l’esponente del Carroccio

Se la sinistra in Alto Adige presenta un'interrogazione sulle battute di Sgarbi

Tutto nasce da un video di Vittorio Sgarbi, che lo stesso critico d’arte ha pubblicato sul proprio profilo Facebook. Si tratta di un filmato che il saggista ha realizzato negli scorsi giorni in un ristorante di Bolzano, in occasione di un suo viaggio in Trentino-Alto Adige. Nei cinque minuti scarsi di girato, Sgarbi se la prende con il governo centrale, attaccando le misure di contenimento contro il coronavirus, come l’utilizzo della mascherina all’aperto e le barriere di plexiglass all’interno dei ristoranti. Ecco, insieme a lui, anche Massimo Bessone, assessore provinciale all’Edilizia e servizio tecnico, Patrimonio, Libro fondiario e Catasto, eletto tra le fila della Lega. Per le uscite del sindaco di Sutri, che scherza con l’esponente del Carroccio, ora la sinistra altoatesina ha pensato bene di presentare addirittura un’interrogazione sul caso, chiedendo lumi al presidente Arno Kompatscher della Svp (Südtiroler Volkspartei) e allo stesso Bessone.

Veniamo al video della discordia, che inizia così: "Io non vorrei fare polemiche. Sappiamo che l'Italia è una, ma ci sono alcune Italie più Italie di altre. Ha tentato di essere più Italia la Calabria, ma è stata bloccata dal governo. Invece l'Alto Adige, così come il Trentino, ha uno statuto di autonomia, per cui Kompatscher, il presidente, ha dichiarato che indipendentemente da quello che dichiarava il governo, l'Alto Adige riapriva e allora sono venuto in Alto Adige". Sgarbi dunque prosegue nel racconto: "Ecco, qui ho visto cose singolari. Per esempio ho visto a Novacella una serie di persone nella bellissima abbazia che mangiavano in cinque o sei, forse di più, una attaccata all'altro e ho preso atto che questa libertà era vera. Idem a Vipiteno, dove girando bar e ristoranti ho visto più o meno la stessa condizione".

Diversa invece la situazione a Bolzano: "Qui ci sono delle misure, come la mascherina all'aperto, che è un delitto, è pericolosa, perché ci fa respirare l’anidride carbonica che produciamo respirando". Quindi Sgarbi si scaglia contro le barriere di vetro e plexiglass nei ristoranti: "Un vetro del c... costringeva una coppia a parlarsi come in carcere". E aggiunge: "Mettete degli scafandri, anzi mettiamo un preservativo per le teste di c... che è una garanzia migliore per non avere problemi, preservativi per tutti e non mascherine". Rivolgendosi a Bessone, in modo scherzoso, lo definisce "grande chiavatore".

Ecco, questi - e questa battuta - a quanto pare sono i problemi della sinistra in Alto Adige. Sinistra che, a quanto pare, non ha niente di meglio da fare che presentare un’interrogazione in consiglio. Ad avanzarla è stata Brigitte Foppa, eletta a fine 2018 con i Verdi.

Nell’interrogazione contro Sgarbi e il leghista, infatti, si legge: "Chiediamo alla Giunta provinciale, in particolar modo al Presidente Kompatscher e all’assessore Bessone: che posizione avete rispetto alle dichiarazioni di Vittorio Sgarbi? È accettabile per la Giunta avere un assessore che si lascia definire in pubblico 'grande chiavatore'? L’assessore Bessone ha intenzione di distanziarsi da tali dichiarazioni?". Queste, appunto, sarebbero o meglio sono le preoccupazioni della sinistra…

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