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In Europa tornano le frontiere: 400mila migranti verso l'Italia

Ora l'incubo invasione arriva dai Balcani. E si teme che il flusso si riversi nell’Adriatico. Renzi e Alfano avranno la forza di respingerli?

In Europa tornano le frontiere: 400mila migranti verso l'Italia

Tutti chiudono le frontiere. Matteo Renzi no. Sta a guardare, temporeggia. E intanto gli immigrati continuano ad arrivare a frotte, e in Italia rimangono. Il peggio, però, non è ancora passato: è alle porte. Perché, se fino a qualche giorno fa lo Stivale era il canale di transito per i disperati che volevano raggiungere i Paesi del Nord Europa, in questo vicolo cieco rischiamo di dove accogliere centinaia di migliaia di stranieri rimasti bloccati. In questo panorama drammatico a spaventare maggiormente sono i Balcani. Secondo gli esperti da quella rotto sono in arrivo, già nelle prossime settimane, almeno 400mila immigrati.

"Alla fine di questa giornata di lavoro, Schengen è salva - ha assicurato il ministro dell'Interno Angelino Alfano - abbiamo poche settimane per evitare che si dissolva tra gli egoismi nazionali". In realtà, con sei Paesi che sospendono il Trattato per due anni e altri che sembrano pronti a seguirli, la libera circolazione per l'Europa di fatto non esiste più. "Mettere in discussione l’idea di Schengen - continua a ripetere Renzi - significa uccidere l’idea di Europa. Abbiamo lottato per decenni per abbattere i muri: pensare oggi di ricostruirli significa tradire noi stessi". E, mentre il premier ribadisce che non vuole "rinchiudere gli italiani dietro i muri", per l’Italia si materializza l'incubo peggiore. Come spiegano fonti vicine al governo riportate dalla Stampa, il Belpaese rischia di rimanere isolato: "Da canale di transito ci vediamo trasformati in vicolo cieco".

Da sempre l'Italia è uno dei Paesi di primo arrivo. Solo nel 2015 sono barcati sulle nostre coste oltre 150mila immigrati. Molti di questi hanno poi raggiunto il Nord Europa. Ora che il trattato di Schengen è solo carta straccia, le Alpi tornano a essere una barriera invalicabile. Alfano ha già predisposto di aprire nuovi centri di accoglienza nel Nord Italia. Al Viminale stanno vagliando, infatti, di realizzare un hotspot al Brennero o al Tarvisio. Con la chiusura della frontiera austriaca, i valichi hanno infatti già iniziato a essere presi d'assalto. E, quando tornerà il bel tempo, gli arrivi potrebbero anche decuplicare. Ma non c'è solo la rotta balcanica a togliere il sonno a Renzi e ad Alfano. Gli esperti del Viminale temono, infatti, che gli immigrati potrebbero aggirare la Grecia e la Croazia puntando direttamente i porti di Ancona e Bari. Secondo la Stampa, ci troveremmo a dover accogliere fino a 400mila persone. "Non ho visto alcuna analisi del rischio di questa natura - frena il portavoce all'Immigrazione della Commissione Ue Natsha Bertaud - certamente i flussi migratori non sono statici e cambiano in relazioni al mutare delle circostanze, quindi non è completamente prevedibile, ma non ho visto niente di questo tipo al momento".

Il vero problema è che l'Italia non vuole armarsi per respingere tutti quegli immigrati che non hanno alcun diritto a stare nell'Unione europea. "Noi - spiega il viceministro dell'Interno, Filippo Bubbico - dobbiamo rafforzare la difesa delle frontiere esterne attraverso l’agenzia Frontex e la costituzione di una polizia di frontiera europea". Peccato che minacciare espulsioni di massa non significa essere in grado di farlo.

Alfano e Renzi non lo sono.

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