Cronache

Il secondo killer di Acerra è un sicario di 17 anni

Sospetti su due amici del 21enne ucciso, potrebbero essere indagati per concorso in omicidio

Il secondo killer di Acerra è un sicario di 17 anni

Omicidio di Acerra. Preso il secondo «uomo». È un ragazzino di 17 anni quello arrestato per l'omicidio di Vincenzo Tortora, 21 anni, pregiudicato detto 'o Bobb, avvenuto nelle prime ore della notte del 29 aprile in una strada, via Leonardo da Vinci, della cittadina campana.

Secondo i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, il fermato era alla guida di un scooter con a bordo Pasquale Di Balsamo, 22 anni, anche lui pregiudicato detto o Purcariell, quando affianca l'auto della vittima, Tortora.

In macchina con il 21enne due dei tre testimoni. Sono attimi: i due centauri si avvicinano alla macchina guidata da Tortora. Il passeggero punta la pistola contro l'automobilista ma non fa in tempo a sparare il primo colpo che Tortora estrae anche lui una pistola. Sparano tutti. I proiettili di Di Balsamo colpiscono Tortora alla testa, quelli di Tortora centrano Di Balsamo al torace.

Sono passate le due del mattino quando all'ospedale Cardarelli di Napoli viene operato Tortora, appartenente alla famiglia di Pasquale Tortora, il boss ucciso nel 2020 sempre ad Acerra. In gravissime condizioni, muore pochi minuti dopo a causa di una grave ferita alla testa. Poco prima viene trasportato alla clinica Villa dei Fiori il killer, Di Balsamo, imparentato con il boss Giuseppe Avventurato, anche lui ucciso nel 2019. Colpito da tre proiettili di cui uno mortale.

Insomma, ad Acerra la guerra fra le «famiglie» di camorra lascia altri morti in strada, due giovanissimi. Per ricostruire l'azione i carabinieri hanno visionato le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza piazzate sui palazzi vicini.

Le indagini, coordinate dalla Dda di Napoli, avrebbero chiarito la dinamica della sparatoria. I due centauri incrociano l'auto del rivale su via Clanio, qui vengono recuperati i primi bossoli. Con la vittima ci sono altre due persone, testimoni chiave del duplice omicidio. Fra i cinque volano parole grosse. Insulti, accuse e la sfida finale: «T'accido» («Ti uccido»).

Dopo i primi colpi, i due mezzi s'inseguono per alcuni metri. Dalle semiautomatiche si scatena l'inferno. Almeno dieci i colpi esplosi fra Di Balsamo e Tortora.

Gli inquirenti sono ancora al lavoro per chiarire il ruolo avuto dai due amici di Tortora, che nelle prossime ore potrebbero essere indagati per concorso in omicidio.

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