Seicento maestri nel caos per i compiti

Nessuno può correggerli: non si sa ancora se hanno passato il concorso

Serenella Bettin

Da maggio 2016 oltre seicento insegnanti in Friuli Venezia Giulia aspettano. Aspettano di sapere se hanno passato gli scritti del «concorsone» che dà loro accesso agli orali per avere un posto fisso nelle scuole materne della regione. Insomma tra color che son sospesi. Si era detto che i vincitori del «concorsone» dovevano essere nominati dall'1 settembre 2016 ma siamo a dieci giorni dall'1 primo settembre 2017 e ancora gli esiti degli esami sono un miraggio. Manca la commissione che corregga le prove. Il presidente c'è, ma sei commissari su sedici no. A lanciare l'allarme è la Cisl Scuola del Friuli Venezia Giulia. «Non è possibile che un concorso svolto sia fermo perché manca la commissione dice a Il Giornale il segretario regionale Cisl Scuola Friuli Venezia Giulia, Donato Lamorte questo concorso era stato bandito per chi doveva essere immesso in ruolo nella scuola dell'infanzia, ma un anno è passato e questi sono ancora lì». I candidati che avevano fatto domanda erano oltre novecento per un totale di circa 180 posti. Posti che ancora non si sa né a chi, né quando saranno assegnati. Non solo. Come ci spiega il segretario regionale, «il numero dei posti di ruolo disponibili per la scuola dell'infanzia, nel frattempo sono stati assegnati alle graduatorie provinciali a esaurimento. Questo comporta che quando il concorso sarà finito, tutti i posti dovranno essere recuperati e quindi per un po' di tempo non ci saranno più ruoli sulle graduatorie a esaurimento». L'anno scorso, quindi, anche i posti di ruolo che dovevano essere assegnati tramite concorso, sono stati assegnati tramite graduatoria. Dal primo settembre di quest'anno invece, se ci saranno disponibilità, saranno coperte con le supplenze annuali. Insomma «in sospeso», «sempre precari» e «sottopagati» sembra siano gli ingredienti della «buona scuola». Perché il motivo per cui non c'è ancora la commissione pare siano i compensi da fame: in Italia i commissari d'esame che correggono i compiti o interrogano i candidati per il concorsone 2016, quello che immette a ruolo i docenti precari, lavorano per un euro. Lordo per di più. Un euro per ciascun elaborato o candidato esaminato.

«Lunedì primo settembre noi riprendiamo e ancora siamo qua senza avere una data e senza sapere quando sarà fatta la commissione. Non è possibile in una regione come il Friuli. Noi come Cisl stiamo facendo pressioni, ma non può essere che le prove non vengano corrette subito dopo che il concorso si sia svolto. Questo è un obbrobrio».

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