Sfida di Farage: "Un altro referendum sulla Brexit"

L'ex leader Ukip: «Basta piagnistei alla Blair, rivotiamo». Ma i sondaggi sono di segno opposto

Sfida di Farage: "Un altro referendum sulla Brexit"

Londra - Aveva mollato tutto dopo aver vinto il primo e adesso ne vorrebbe pure un secondo. Nigel Farage non smette di stupire. L'ex leader dell'Ukip ieri ha dichiarato in un'intervista televisiva che sarebbe pronto ad appoggiare «un secondo referendum sulla Brexit per metter a tacere una volta per tutte il fastidioso piagnisteo dei Remainers». Secondo il parlamentare europeo infatti un nuovo voto sulla questione sarebbe in grado di zittire le richieste di coloro che si battono per rimanere nell'Unione «per una generazione». «Questa volta ha spiegato Farage la percentuale dei voti a favore dell'uscita sarebbe decisamente maggiore di quella di due anni fa e i vari Clegg e Blair ricadrebbero per sempre nella totale oscurità».

In realtà molti sondaggi effettuati negli ultimi mesi dicono esattamente il contrario, ma l'uomo non è nuovo a sparate del che spesso si riducono ad una mera provocazione. Anche il cofondatore del gruppo di Brexiters Arron Banks è sicuro che «ritornare ai seggi è l'unico modo per evitare di imbarcarsi d occhi chiusi in una falsa Brexit». I colleghi dell'ex leader del Partito Indipendentista non sembrano essere però dello stesso parere dato che ieri hanno ufficialmente dichiarato di non essere d'accordo con lui. Suzanne Evans, che un tempo fu la sua vice, ha definito le sue parole «una stupidaggine colossale». «Senza contare i costi astronomici di un secondo voto ha scritto ieri nel sito di Brexit Central I commenti di Farage segnano un punto a favore nel campo avversario».

Secca anche la risposta di Theresa May che si è limitata a far sapere che «non ci sarà nessun secondo referendum su Brexit», mentre se la ridono i sostenitori del movimento Open Britain e tutti i Remainers che da mesi si battono a favore di un secondo voto nel disperato tentativo di rovesciare il risultato del primo. «Forse per la prima nella sua vita ha dichiarato ieri sornione il laburista Chuka Umunna -, Farage ha ragione. In una democrazia come la nostra il popolo inglese ha il diritto di mantenere una mente aperta sulla questione Brexit». Per i Liberaldemocratici è il benvenuto «qualsiasi referendum che porti la Gran Bretagna a rimanere in Europa.

Il signor Farage però non dovrebbe essere così sicuro di vincere -hanno commentato - Ora i cittadini sono maggiormente consapevoli del costo di Brexit e delle macchinazioni dei sostenitori di Leave Che cosa scriverebbero questa volta sul loro autobus di propaganda? Non finanziamo il nostro servizio sanitario nazionale e diamo invece 39 miliardi a Bruxelles per andarsene?».

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