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"Sfiducia a Lotti previa intesa con la Camera". Scoppia la polemica in Aula

Mozione di sfiducia contro il ministro Lotti in Senato il 15 marzo. Ma c'è la clausola: "Previ accordi con la Camera". Il M5S insorge: "Mai successo". La bagarre, poi il dietrofront

"Sfiducia a Lotti previa intesa con la Camera". Scoppia la polemica in Aula

La conferenza dei capigruppo del Senato ha previsto che la mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle nei confronti del ministro dello Sport Luca Lotti per il caso Consip, possa approdare nell'Aula del Senato mercoledì prossimo, il 15 marzo. Ma questo "previa intesa" fra i presidenti di Camera e Senato, visto che la mozione, viene spiegato, è stata presentata anche a Montecitorio. "Porre la questione del 'salvo intese' è pretestuosa - ha tuonato il presidente dei senatori grillini Michela Montevecchi - evidentemente Zanda non aveva altri elementi per dichiararsi contrario alla calendarizzazione". Dopo un'infuocata bagarre in Aula, la mozione è stata ritirata alla Camera e la clausola è stata tolta.

"Il punto qui non sono le colpe dei padri che, ovviamente, non devono ricadere sui figli. Il punto è un padre di un ex presidente del Consiglio che, durante il governo del figlio traffica, inciucia, va a cena con un imprenditore (tre giorni fa arrestato per corruzione) interessato ad appalti pubblici concessi dalla Consip (il cui capo è stato nominato dal figlio)". Alessandro Di Battista attacca duramente il Pd con post dal titolo Il punto sullo scandalo Consip pubblicato sul blog di Beppe Grillo. "Il punto è un padre che fa affari con Verdini (poi scelto dal figlio come padre costituente) - scrive il deputato grillino - il punto è un padre avvertito di essere intercettato, forse pedinato. Il punto è una gestione del potere (lecita o meno vedremo) familistica, affaristica e profondamente immorale. Il punto è un giglio magico di falsi rottamatori rottamato da fallimenti, inchieste e oscenità da loro commesse e trasformatosi in un crisantemo morente. Questo è il punto".

La mozione di sfiducia presentata dai Cinque Stelle è stata inserita in calendario mercoledì prossimo. Nell'Aula di Palazzo Madama, però, ci arriverà "previ accordi" con Montecitorio. "Una formula mai sentita prima", sottolinea il presidente del gruppo Misto, Loredana De Petris (Si). I grillini, invece, la giudicano "pretestuosa". "I presidenti di Senato e Camera - ha spiegato invece al termine della conferenza, il presidente dei senatori Pd, Luigi Zanda - stabiliranno se la mosizone si discuterà alla Camera o al Senato essendo stata presentata in tutti e due i rami del parlamento". La Montevecchi gli ha fatto notare che "molte altre volte" le mozioni sono state presentate in entrambe le Camere e "la questione non è stata sollevata". E al presidente del Senato, Pietro Grasso, ha suggerito: "La prego di non farsi portare a passeggio dal presidente Zanda".

"Mi piacerebbe andare a passeggio - ha replicato Grasso - ma siamo qui a decidere su questi temi".

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