Si può sparare ai ladri, ma solo di notte. Il sì alla legge tra le proteste

La Camera approva la legge sulla legittima difesa. Critiche dal centrodestra: "Non risponde al bisogno di sicurezza". Salvini allontanato dalle tribune

Si può sparare ai ladri, ma solo di notte. Il sì alla legge tra le proteste

Si potrà sparare ai ladri, ma soltanto di notte. Il via libera di Montecitorio alla proposta di legge sulla legittima difesa, che modifica gli articoli 52 e 59 del codice penale, arriva tra le proteste del centrodestra. I voti favorevoli sono stati 225, quelli contrari 166 e undici gli astenuti. I deputati di Fratelli d'Italia e della Lega Nord hanno esposto cartelli "La difesa è sempre legittima". Il presidente della Camera Laura Boldrini ha chiesto ai commessi di provvedere alla rimozione e ha più volte richiamato all'ordine. Matteo Salvini è stato allontanato dalle tribune riservate al pubblico dell'Aula della Camera dopo aver gridato "vergogna, vergogna" (guarda la gallery).

Cosa prevede la legge

Il provvedimento, che ora passerà all'esame di Palazzo Madama, specificato che si considera legittima difesa la reazione a un'aggressione in casa, in negozio o in ufficio commessa di notte o all'introduzione con violenza, minaccia o inganno. Resta comunque ferma la necessità che vi sia proporzione tra difesa e offesa e l'attualità del pericolo. Già oggi si presume che vi sia proporzione se la difesa anche con armi riguarda un'aggressione domiciliare che mette in pericolo la propria o l'altrui incolumità oppure, ma in questo caso solo quando non vi è desistenza e vi è pericolo di aggressione, se si difende il proprio patrimonio. Nella legittima difesa domiciliare è sempre esclusa la colpa di chi spara se l'errore, in situazioni di pericolo per la vita e la libertà personale o sessuale, è conseguenza di un grave turbamento psichico causato dall'aggressore. Nel caso in cui sia dichiarata la non punibilità per legittima difesa, tutte le spese processuali e i compensi degli avvocati saranno a carico dello Stato. Un onere per l'erario stimato in 295.200 euro a decorrere dal 2017.

Le critiche del centrodestra

La legge è stata duramente criticata dal centrodestra. Intervenendo in aula in discussione di voto finale, Mariastella Gelmini ha smontato il testo appena approvato alla Camera. "Non siamo interessati a issare la nostra bandiera su questo tema, ma nemmeno ci possiamo accontentare di una formulazione inefficace - ha tuonato il vice capogruppo vicario di Forza Italia - non siamo per la difesa 'fai da te', ma di fronte al pericolo riteniamo che debba essere garantito il diritto alla difesa". Chi è costretto a usare un'arma per difendersi, ha già vissuto un momento drammatico, di paura e pericolo. Per questo non può essere sottoposto alla lunga ed umiliante trafila di un procedimento giudiziario in cui deve giustificare le proprie azioni. Non si può invertire l'onere della prova. Su queste basi si fondavano le due proposte di legge che Forza Italia aveva elaborato sul tema già nel 2015.

Il testo base presentato invece era assolutamente non condivisibile ed inadatto a rispondere alle esigenze dei cittadini ed infatti la Commissione difesa lo ha modificato. Modifiche che hanno accolto anche proposte di Forza Italia. "Il testo finale - denuncia la Gelmini - non è adeguato al bisogno di sicurezza degli italiani".

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