Politica

Il Senato respinge la sfiducia al ministro Lotti

Respinta con 161 voti contrari la mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle contro il ministro dello Sport

Il Senato respinge la sfiducia al ministro Lotti

L'Aula del Senato ha respinto con 161 voti contrari la mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle nei confronti del Ministro dello Sport Luca Lotti. 215 i votanti, 52 i sì alla mozione, 2 gli astenuti. Sul ministro dello Sport pesava una mozione di sfiducia presentata dal Movimento Cinque Stelle dopo che il suo nome è emerso nell'inchiesta sugli appalti Consip che ha portato all'arresto dell'imprenditore napoletano Alfredo Romeo.

Lotti si è seduto al banco del governo, affiancato dall'esecutivo quasi al completo. Mancavano solo il premier Paolo Gentiloni e i ministri Marco Minnuti e Angelino Alfano. "Sono tranquillo", ha spiegato sorridendo Lotti ai giornalisti che lo aspettavano fuori da Palazzo Madama.

La cronaca della giornata

Dall'altra parte dell'Emiciclo un'Aula quasi piena ed è Paola Taverna a illustrare la mozione pentastellate. Ma mentre la senatrice parla e cita il "codice etico" M5S, dai banchi del Pd partono risatine e proteste. "Ma quale codice etico...", esclama ad alta voce il senatore rem Stefano Esposito.

"Il ministro Luca Lotti, fedelissimo di Matteo Renzi, deve tornarsene a casa", spiega intanto il M5S dal blog di Beppe Grillo, "I reati di cui lo accusa la magistratura sono ombre troppo pesanti e incompatibili con la sua carica di ministro. Lotti è indagato per rivelazione di segreto e favoreggiamento: i magistrati ritengono che le sue soffiate ai vertici Consip abbiano mandato all'aria un'inchiesta delicatissima per corruzione, proprio mentre l'indagine stava per arrivare a Tiziano Renzi e all'amico di famiglia Carlo Russo, finiti entrambi indagati per traffico di influenze".

"Non ho mai avvisato Marroni né nessun altro di una indagine su Consip, né mai passato altra informazione. Mai", si è però difeso Lotti, respingendo le accuse, "La mozione di sfiducia del M5s mette in discussione quanto di più prezioso posseggo, la mia moralità prima che il mio ruolo politico. Con molta umiltà e con piena consapevolezza di chi crede nella politica come forma alta di servizio civile mi rivolgo a voi per respingere con determinazione questo tentativo".

Poi attacca i Cinque Stelle: "Mi sono presentato spontaneamente ai magistrati prima di Natale, perchè solo ora la mozione di sfiducia?", si chiede, "Perché qui oggi è in atto un tentativo di colpire me non per quello che sono ma per quello che nel mio piccolo io rappresento: si vuole mettere in discussione lo sforzo riformista di questi anni.

A quelli che sputano sentenze dico vi aspettiamo in tribunale, in tutti i sensi. Perché le sentenze le fanno i giudici non i blog"

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