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Sicurezza e Giustizia, cosa dicono i partiti minori

Se in economia tra estrema destra ed estrema sinistra qualche punto di contatto può esserci, in fatto di Giustizia e Sicurezza le posizioni sono realmente agli antipodi

Sicurezza e Giustizia, cosa dicono i partiti minori

Se in economia tra estrema destra ed estrema sinistra qualche punto di contatto può esserci, sul tema della sicurezza e della Giustizia le posizioni sono realmente agli antipodi. Vediamo nel dettaglio cosa propongono i quattro più noti partiti che corrono da soli alle elezioni.

LIBERI E UGUALI lavora per predisporre l’adeguamento del personale e delle strutture giudiziarie così da rientrare nella media degli standard degli altri Stati dell’Unione Europea. Si prefigge l'obiettivo di ridurre i tempi dei processi e di recuperare “la funzione rieducativa della pena” rafforzando le misure alternative. Promette di “intervenire sulla tracciabilità dei pagamenti per contrastare i molteplici reati dalla corruzione al riciclaggio anche valutando la reintroduzione di una soglia più bassa all’uso del contante”. Intende riformare l’ordinamento penitenziario “per garantire il rispetto della dignità della persona, anche quando detenuta”. Vuole modificare il reato di torturasecondo le indicazioni che ci provengono dall’ONU e dagli organismi europei”.

POTERE AL POPOLO promette l’amnistia per i reati legati alle lotte sociali, sindacali e ambientali e “la depenalizzazione di una serie di reati, ereditati dall’ordinamento fascista del Codice Rocco”. Vuole cancellare ogni pacchetto sicurezza, abrogare la legge Reale degli anni ‘70 e il Daspo Urbano previsto dalla legge Minniti. Propone di introdurre dei codici identificativi per gli agenti di polizia in servizio e di modificare la legge sul reato di tortura, considerata insufficiente. Si impegna a smilitarizzare la Guardia di Finanza e a trasformarla in polizia specializzata nel contrasto della corruzione e dell’evasione fiscale. Ha intenzione di abbattere “i costi di accesso alla giustizia” per aiutare i meno abbienti. Per contrastare la mafia si prefigge di inasprire le pene e allungare la prescrizione per i reati di riciclaggio e autoriciclaggio. Le proposte più dirompenti sono l’emanazione di un provvedimento di amnistia e indulto e l’abolizione dell’ergastolo (sia condizionale che ostativo) ma soprattutto del 41 bis “riconosciuto quale forma di tortura dall’ONU e da altre istituzioni internazionali”. Al suo posto verrebbero introdotte “misure di controllo, per i reati di stampo mafioso, allo stesso tempo efficaci ed umane, che non permettano la continuità di rapporto con l’esterno”. Infine la legalizzazione delle droghe leggere e la depenalizzazione del consumo di sostanze sono gli altri punti cardine del programma.

IL POPOLO DELLA FAMIGLIA si prefigge l’obiettivo di aumentare i salari delle Forze dell’Ordine e delle forze armate. Punta a un severo contrasto della criminalità organizzata, non solo nel Sud Italia. Intende riconoscere la legittima difesa in caso di attacco all’abitazione familiare e istituire delle Voltanti fisse nei quartieri a più alta densità criminale.

CASA POUND vede il contrasto all'immigrazione clandestina come un mezzo per dare maggiore sicurezza ai cittadini.

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