Sindaco de Blasio sia coerente: torni in Italia

Sindaco de Blasio sia coerente: torni in Italia

C'è qualcosa di perverso in un italoamericano che è convinto che Cristoforo Colombo, l'italiano che nel XV° secolo ha scoperto la terra in cui lui oggi vive nel XXI°, altro non sia stato che un brutale obliteratore dei diritti degli indiani d'America, o - come oggi si pretende che si dica - dei «nativi americani»: che cosa ci fa infatti quell'italoamericano sul suolo dei nativi americani? Se poi questo italoamericano è un politico di prima grandezza, e spende la propria influenza per sostenere la causa di chi apparenta i suoi compagni di storia personale a dei genocidi, la questione assume il carattere di un apparente attivo autolesionismo. Perché quella stessa domanda («Cosa ci fai allora negli Stati Uniti?») diventa assai più pertinente e comincia a pretendere una risposta da parte del diretto interessato. Se infine questo italoamericano si chiama Bill de Blasio, fa il sindaco di New York dove gli italoamericani sono molte centinaia di migliaia, e appoggia apertamente l'ipotesi di far abbattere la statua dedicata a Cristoforo Colombo in una piazza a lui dedicata, la faccenda assume i caratteri della sfacciata incoerenza e la domanda di cui sopra può anche diventare diretta: «Signor sindaco, perché non se ne ritorna da dove sono venuti i suoi antenati usurpatori, e non dimostra la sua coerenza lasciando la terra americana a coloro che nelle sue stesse parole ne sono i soli legittimi proprietari, ovvero i nativi?».

L'America di oggi offre un triste spettacolo di revisionismo storico espresso nell'insopportabile «lingua di legno» del politically correct, l'intollerante pensiero unico le cui radici affondano direttamente nella contestazione studentesca di mezzo secolo fa. In base a questa visione lamentosa e arrogante al tempo stesso, di cui l'ex presidente Obama è stato un tipico esponente, ogni minoranza ha il dovere di alzare la voce per far mettere all'angolo i diritti della maggioranza, meglio se di buon senso.

Essere americani per costoro ha senso solo se ci si vergogna del proprio passato. Quando poi per reazione a tutto questo dalle urne esce un Donald Trump, questi maestri di pensiero strabuzzano gli occhi indignati: non capiscono che quel «mostro» l'hanno creato loro, i de Blasio d'America.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica