Solo in Italia calano ancora le quotazioni delle case

Solo in Italia calano ancora le quotazioni  delle case

Roma - Altrove è un boom consolidato. Qui in Italia un miraggio per chi lavora nell'immobiliare o, più semplicemente, chi vorrebbe vendere casa a un prezzo congruo. Ad esempio chi si è ritrovato con una seconda casa dal valore dimezzato dopo la stangata fiscale degli ultimi anni. In Europa i prezzi delle case continuano ad aumentare. Nel quarto trimestre del 2017 l'aumento è stato del 4,2% nell'area Euro e del 4,5% nella Unione europea a 28, ha rilevato Eurostat.

Rispetto al terzo trimestre del 2017 i prezzi delle case sono aumentati dello 0,9% in Eurolandia e dello 0,7% nell'Ue.

Secondo i dati dell'ufficio europeo di statistica, l'Italia è l'unico paese Ue che registra un segno meno: i prezzi delle case nel nostro paese sono calati dello 0,3% nell'ultimo trimestre dello scorso anno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso e dello 0,5% in confronto al trimestre precedente.

Unico segno meno rispetto a Paesi che hanno conosciuto crisi finanziarie importanti, come l'Irlanda che ha messo a segno un più 11,8% lasciandosi alle spalle definitivamente lo sboom seguito alla crisi del credito che anni fa aveva messo in ginocchio il Paese. O al Portogallo, che ha conosciuto una crisi delle finanze pubbliche peggiore della nostra ed è passato per la cura della Troika. Lì i prezzi delle case sono aumentati dello 10,5%. Record anche per la vicina Slovenia (+10,0%).

Tutte i principali paesi dell'Ue hanno registrato aumenti significativi. La Germania, Paese dove il mercato immobiliare è meno reattivo che altrove, l'aumento è stato del 3,7%. «Niente di nuovo sotto il sole», ha commentato il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa. «Eurostat torna a ricordarci che l'Italia è l'unico Paese europeo in cui il risparmio immobiliare continua a perdere valore. Occorre intervenire per invertire la rotta, favorendo l'investimento immobiliare da parte di famiglie e imprese.

La crescita è i posti di lavoro passano dal rilancio dell'immobiliare, quando lo si capirà?». Il riferimento è alla politica che non ha invertito la rotta dopo la stangata fiscale degli anni passati. Ma anche alle organizzazioni internazionali che continuano a chiedere di tassare il mattone italiano.

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