Sondaggi sempre in calo e aria di scissione: il M5s è una polveriera

A Firenze riunione carbonara dei «frondisti» ostili al Pd. E crescono le critiche a Rousseau

Sondaggi sempre in calo e aria di scissione: il M5s è una polveriera

Ieri nel Movimento cinque stelle è stata la giornata del caso Onu-Davide Casaleggio. In stand by le polemiche sul possibile sgretolamento dei gruppi parlamentari con annesse multe impraticabili per i ribelli, il fragile ecosistema stellato è stato turbato da un'intervista rilasciata dal presidente dell'Associazione Rousseau al Corriere della Sera. La notizia è l'invito del figlio del fondatore Gianroberto a un convegno organizzato dal governo italiano a margine dell'Assemblea Onu. Il titolo è «Digital Citizenship: Crucial Steps Towards a Universal and Sustainable Society». Casaleggio interverrà in quanto voce della «società civile» ed esperto di cittadinanza digitale all'evento patrocinato dalla Rappresentanza italiana presso le Nazioni Unite.

I parlamentari del M5s, molti dei quali critici verso l'obbligo dei versamenti mensili a Rousseau, sul tema del conflitto d'interessi del guru della democrazia diretta sfuggono alle domande: «I problemi del Movimento sono altri - dice uno di loro - non un convegno». Altri prendono la palla al balzo per chiedere a Luigi Di Maio un M5s meno «casaleggiocentrico». O per ribadire l'estraneità del partito all'evento, cui Casaleggio è stato invitato in quanto imprenditore. Freddezza, insomma.

A metterci la faccia invece è la senatrice Elena Fattori, che ha rilasciato all'Adnkronos un commento molto duro: «Casaleggio all'Onu rappresenta un vergognoso conflitto di interessi». Fattori ha aggiunto: «Davide oltre a essere fondatore del Movimento 2.0 è anche imprenditore. Rousseau non è un asset pubblico ma appartiene a una associazione. Non è a disposizione dei cittadini italiani a seguito di una gara pubblica ma è pertinente a una singola forza politica». L'informatico ed ex dipendente di Gianroberto Casaleggio Marco Canestrari, dal Wired Next Fest di Firenze ha parlato di situazione «surreale». E ha affondato il colpo: «Quando io ero un po' più giovane - ha spiegato Canestrari - c'era una piccola locuzione che è caduta in desuetudine, che è conflitto di interessi. La si applicava per Berlusconi: da quando si è affacciato il Movimento 5 Stelle ereditato da Davide, mentre suo padre colpito da un ictus firmava in un letto di ospedale un atto notarile a 4 giorni dalla morte, situazione abbastanza singolare pure quella, di conflitto di interesse in questo paese non si parla più. Molto curioso».

Poi ci sono i sondaggi, sempre più preoccupanti per un Movimento in crisi di identità. Secondo l'ultima rilevazione Ipsos per il Corriere della Sera il M5s perde poco più di tre punti percentuali rispetto ad agosto. Un mese fa era al 24,2 %, ora si attesta al 20,8%. Secondo l'Istituto diretto da Nando Pagnoncelli la flessione grillina è imputabile a un gran numero di voti in uscita che andrebbero a ingrossare l'astensionismo e alle divisioni interne. E a proposito di spaccature, oggi si riuniranno a Firenze gli stellati scontenti per l'alleanza con il Pd guidati dal consigliere regionale del Lazio Davide Barillari. Top secret il luogo dell'incontro, che dovrebbe essere un albergo, e i nomi della fronda più contraria alla svolta a sinistra.

Barillari, contattato dal Giornale, mantiene il riserbo e il mistero: «Non faccio nomi, il progetto si sta sviluppando - dice - a breve ci saranno novità che renderemo pubbliche al momento giusto». L'impressione è nel M5s che non ci sia grande preoccupazione: «Non dicono nulla perché non ci sarà nessuno», la conclusione.

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