Dopo il sondaggio fake attribuito a Swg che è circolato sui social a partire dalla serata di domenica, ecco quello vero, mandato in onda durante l’ultima edizione del telegiornale di La7, curato e diretto da Enrico Mentana. I numeri raccolti dalle analisi dell’istituto demoscopico è infatti appuntamento fisso dell’edizione del lunedì sera del tiggì e i dati pubblicati, sulla base della rilevazione su un campione rappresentativo della popolazione elettorale italiana, raccontano che la prima forza politica del Belpaese si mantiene essere la Lega di Matteo Salvini. Il Carroccio, però, perde quasi un punto percentuale (lo 0,9% per l’esattezza) rispetto al precedente report e scende al 27,3%.
Scende la Lega ma scende anche il Partito Democratico: i dem di Nicola Zingaretti, infatti, guadagnano terreno sulla compagine leghista solo per il calo della stessa, visto che anche il Pd fa registrare un trend negativo (-0,1%) che porta i democratici al 20,2% delle intenzioni di voto: sono ancora sette punti percentuali e rotti quelli che mancano per arrivare a pareggiare il Carroccio.
Bene, in modo quasi sorprendente, il Movimento 5 Stelle, che riesce a prendere lo 0,8% in sette giorni e si porta sopra il 16 (al 16,2%) riuscendo in questo modo a limitare i danni nei confronti di Fratelli d’Italia, che fa un vero e proprio boom. Già, perché il partito di Giorgia Meloni secondo il sondaggio sale dell’1,1% e va a sfiorare la soglia del 15%, arrivando al 14,9% delle intenzioni di voto.
Alle spalle di FdI c’è Forza Italia, registrata dal sondaggio in discesa dello 0,8%: gli azzurri di Silvio Berlusconi peserebbero per il 5,3% delle preferenze. Per quanto concerne un’eventuale coalizione del centrodestra a tre e unito, lo schieramento sarebbe capace di intercettare il 47,5% dei consensi dell’elettorato.Al 3,3% troviamo dunque Sinistra Italiana (era al 3,4% la scorsa settimana), che mette la testa avanti pure a Italia Viva di Matteo Renzi, che continua a non riuscire a convincere la platea elettorale. Il partito "centrista" dell’ex presidente del Consiglio fa registrare una performance negativa (-0,4%) e affonda così al 3% tondo-tondo dei favori; quella doppia cifra come obiettivo elettorato annunciata dall’ex rottamatore pare essere un traguardo difficilmente raggiungibile.
Col segno "più", alle spalle di Iv, ecco Azione di Carlo Calenda: il partito europeista e progressista dell’ex titolare del Mise prende lo 0,2% e si porta al 2,5% delle intenzioni di voto.
Perde invece lo 0,2% Più Europa di Emma Bonino, che scende all’1,9% e viene avvicinata all’1,8% da Verdi.
All’uno percento Cambiamo! del governatore della Liguria Giovanni Toti, mentre tutte le altre liste messe assieme pesano per il 2,5%. Ultimo dato del sondaggio quello relativo a chi non si esprime: è il 40% del campione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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