"Parocchie aperte? Sono d'accordo Mica siamo funzionari"

Il Papa striglia i parroci: "Basta porte chiuse e orari". Don Patrizio Milano: "I sacerdoti, per loro stessa vocazione, sono i custodi della parrocchia e devono essere a disposizione della gente 24 ore su 24"

"Parocchie aperte? Sono d'accordo Mica siamo funzionari"

«Sono completamente d'accordo con Papa Francesco: i parroci non possono vivere il loro dicastero come funzionari, con un orario di lavoro al termine del quale finisce la loro attività. I sacerdoti, per loro stessa vocazione, sono i custodi della parrocchia e devono essere a disposizione della gente 24 ore su 24».

Don Patrizio Milano è parroco alla Rustica, periferia Est di Roma, alla parrocchia di Nostra Signora di Czestochowa. Conosce bene i problemi, le difficoltà e le necessità di una realtà parrocchiale. Le sue messe sono sempre affollate, le sue omelie vere e proprie catechesi. Un sacerdote vicino alla gente, attento ai bisogni di tutti.

«I laici e i diaconi hanno spesso i loro impegni di famiglia, mentre i sacerdoti sono chiamati per vocazione a essere disponibili sempre. Certamente prosegue don Patrizio si potrebbe pensare a una turnazione, a una rete più ampia di persone che possano garantire un'accoglienza continua in parrocchia. Questo è auspicabile. Il servizio deve essere garantito da tutti, nei limiti del possibile, e non sia invece monopolio di alcuni. Per questo, non devono esserci ostacoli alla accettazione di richieste da parte della gente, di chi ha difficoltà e ha bisogno di conforto, di chi cerca un aiuto». Però c'è biosgno anche della collaborazione dei fedeli.

«Occorre avere un'attenzione particolare e salvaguardare una certa disciplina e un certo stile soprattutto negli orari, ovvero che il tipo di richiesta e di aiuto sia proporzionato al momento. Essere disponibili 24 ore su 24 non significa svegliare un sacerdote nel cuore della notte per un semplice saluto».

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