Sorella Anna, tre lauree e una sfida laica

Milano Ha 41 anni e tre lauree, in Giurisprudenza, Teologia ed Economia. Suor Anna Monia Alfieri, esperta di politiche scolastiche («ma tutti qui sono interessati a sapere: sei una suora di centrodestra?» scherza dal palco) è stata la guest star alla convention di Stefano Parisi. E forse ha centrato uno dei suoi obiettivi. I suoi punti di riferimento sono sempre stati don Sturzo e i giudici Falcone e Borsellino, è amante della giustizia, della libertà e dei diritti e la sfida più grande che ha intentato da quando è diventata religiosa (dopo la laurea in legge) è «far passare questi principi, in tutta la loro laicità, con questo abito addosso».

Presidente dal 2012 del Fidae Lombardia, l'associazione delle scuole cattoliche paritarie, è membro e coordinatore del «Tavolo permanente sulla parità» istituito dall'assessorato all'Istruzione della Regione Lombardia, collabora nella Conduzione del Gruppo di studio nazionale sulla parità scolastica della Camera dei Deputati. Un curriculum lungo, non mancano le collaborazioni con il ministero dell'Istruzione come esperta e la firma su varie pubblicazioni (ha collaborato anche con il Giornale). L'ultima fatica è il volume «Il diritto di apprendere» dove torna sul suo cavallo di battaglia, la libertà di scegliere alle stesse condizioni tra scuola pubblica e paritaria («avviene persino in Russia») e fa notare che la prefazione è del ministro Stefania Giannini. Una renziana. E qui torna sull'importanza del progetto di Parisi. «Gli italiani - spiega suor Anna Monia Alfieri - hanno bisogno di credere in se stessi e nelle loro buone idee, ed essere sollecitati ad esporle queste buone idee, nei luoghi dove non c'è di mezzo la politica.

Così i cittadini si riconoscono nel ruolo di fondamenta della società e ricominciano a poco a poco a dare delle idee a chi poi ci andrà a governare e sarà al servizio della società». La kermesse di Parisi «come ha ripetuto lui stesso dal palco non ha nessun colore politico. Almeno per ora».

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