Marianna Fabozzi ha 27 anni, ma ne dimostra molti di più. Fino al 27 aprile 2013 aveva 4 bambini: tre femmine e un maschio. Ma quel 27 aprile nel «palazzo dell'orrore» del Parco Verde a Caivano, dove abitava, accadde una «disgrazia»: Antonio, 4 anni, il più piccolo dei figli, precipitò dal settimo piano. La mamma uscì di casa urlando: «Totò stava guardando passare l'elicottero, si è sporto troppo ed è caduto giù». Per Antonio - apparentemente - la stessa «dinamica» mortale che ha messo fine alla sventurata esistenza di Fortuna (Chicca) Loffredo: la bimba di 6 anni, «volata» il 24 giugno 2014 dall'ottavo piano del medesimo palazzo maledetto. Anche per Chicca si disse che era trattato di un «disgrazia». Ora sappiamo che la vera «disgrazia» di Chicca era stata quella di imbattersi in Raimondo Caputo, l'orco che le ha rubato l'innocenza, scippandole infine anche la vita.
Caputo, 43 anni, pregiudicato, è il compagno di Marianna Fabozzi che ha sempre preso le sue parti, pur sapendo benissimo che quell'uomo violentava sistematicamente le tre figliastre (oltre a Chicca, la migliore amica di una delle tre). Quando Caputo è stato incriminato per l'omicidio di Fortuna Loffredo era già in carcere per i precedenti stupri familiari e la sua compagna (Marianna Fabozzi, appunto) aveva appena ottenuto gli arresti domiciliari con l'accusa di essere stata complice degli atti di pedofilia dell'uomo.
Ma ora su questa donna si addensano ombre assai più cupe. Alla luce delle drammatiche similitudini tra la morte di Chicca e quella di Antonio (il cui decesso fu archiviato in un primo tempo come semplice «incidente»), vengono infatti riesaminate alcune dichiarazioni choc di Antonietta Caputo - sorella di dell'orco di Chicca - nonché cognata acquisita di Marianna Fabozzi: «L'ho vista spingere Antonio nel vuoto. Io ero in casa e ho assistito alla scena. Accanto a me c'era anche la nonna di Antonio. La nonna e Marianna hanno poi detto ai carabinieri che Antonio era da solo nella stanza e che era caduto sporgendosi dalla finestra per vedere un elicottero della polizia che sorvolava il palazzo. Ma io le bugie non le dico, soprattutto se c'è in mezzo la morte di una creatura innocente».
Ma perché Marianna avrebbe ucciso suo figlio? «Per fare un dispetto al suo ex compagno con aveva avuto Antonio prima di mettersi insieme con mio fratello».
Versione che Marianna Fabozzi respinge: «Mia cognata dice falsità. Non era presente in casa al momento della disgrazia. E poi perché queste accuse non le ha fatte subito, ma solo a quasi due anni dalla morte di Antonio? La verità è che Antonietta si è voluta vendicare perché aveva litigato con il fratello e lui l'aveva cacciata da casa». L'anno successivo, a seguito della morte di Chicca, anche la casa di Marianna Fabozzi fu disseminata da microspie per venire a capo del giallo.
In quella fase gli inquirenti vennero a conoscenza degli stupri familiari di Caputo e delle sue responsabilità il riferimento al delitto di Fortuna
Loffredo. Tra le intercettazioni anche quella della nonna di Antonio che dice alla figlia e alle nipoti: «Quando è morto Antonio siamo stati zitti... continuiamo a farlo». Come nel «palazzo dell'orrore» hanno sempre fatto tutti.
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