Spadafora: "Alleanza M5S-Pd? Alle Regionali e oltre"

"Con il Pd vedo un’alleanza sui temi molto più facile in prospettiva, a partire dalle Regionali e oltre". Così Vincenzo Spadafora, ministro grillino dello Sport e "gran tessitore" dell'alleanza tra dem e Movimento 5 Stelle

Spadafora: "Alleanza M5S-Pd? Alle Regionali e oltre"

"Vedo un’alleanza sui temi molto più facile in prospettiva, a partire dalle Regionali e oltre, con i nostri attuali alleati che con la Lega. Una fusione tra Movimento 5 Stelle e Pd? Assolutamente no. Ma ci sono passi da fare". A dirlo, in un'intervista al Corriere della Sera, è Vincenzo Spadafora. Ministro dello Sport e regista dell'operazione che ha portato all'alleanza Pd-5 Stelle e al Conte-bis, Spadafora fa un riassunto delle puntate precedenti, commentando il ribaltone grillino in Parlamento e tracciando gli scenari futuri della politica italiana.

Per il fedelissimo di Luigi Di Maio il "trauma" causato dall'addio al governo di Salvini andava sanato trovando "una soluzione alternativa alle elezioni, che sarebbero state un dramma". Per questo motivo, Spadafora racconta di avere "sentito il dovere di fare ogni tentativo possibile", dimostrando "la grande maturità del Movimento". Quindi il racconto del primo incontro tra Di Maio e Zingaretti, tra cui "c'era curiosità di conoscersi". Tra di loro, rivela Spadafora, "si è creata" subito "una sintonia" nonostante la consapevolezza dei mal di pancia che avrebbero colpito "i rispettivi elettorali" a causa di "questo asse".

Un'intesa che secondo il ministro è destinata "ad arrivare a fine legislatura". In caso contrario, insiste Spadafora, "regaleremmo il Paese a una destra populista e dannosa". Di qui l'esigenza di ripetere l'esperimento anche a livello locale. Le Regionali, a partire dall'Umbria (il 27 ottobre), incombono: "Come M5S dobbiamo occupare uno spazio politico ben preciso. Vedo un’alleanza sui temi molto più facile in prospettiva, a partire dalle Regionali e oltre, con i nostri attuali alleati che con la Lega".

E una fusione tra Pd e 5 Stelle? È possibile? "Assolutamente no", risponde Spadafora. "Ma ci sono passi da fare come il radicamento sui territori, che possiamo fare solo con le alleanze". Con il Pd, s'intende, mentre la Lega, "per essere competitiva, deve liberarsi di un leader che ha dimostrato di non avere la capacità di mettere al primo posto gli interessi del Paese", definendo Salvini "il ministro dei social".

Infine, dopo avere bocciato l'ipotesi che Renzi possa decidere di far cadere il governo ("Sarebbe la fine del suo percorso politico"), Spadafora lancia un avvertimento ad Di Battista dopo le sue recenti esternazioni "contro il Pd, Renzi e l'Europa": "Alessandro è stato un punto di riferimento per gli elettori M5S e

ha espresso le sue idee legittime. Ma ora - scandisce il fedelissimo di Di Maio - abbiamo fatto un governo e dobbiamo essere responsabili e remare tutti dalla stessa parte, al di là dei pregiudizi motivati o meno".

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