La Spagna trasloca i resti di Franco

Le ossa saranno riesumate il 10 giugno e traslate a Madrid

La Spagna trasloca i resti di Franco

Madrid Alla fine, dopo un lungo braccio di ferro con gli eredi di Francisco Franco e la Chiesa cattolica spagnola, arriva il semaforo verde del Governo di Madrid per la riesumazione dei resti del Generalissimo all'interno della Basilica della Santa Croce, di proprietà del Vaticano, nella Valle dei Caduti. Il recupero della bara di Franco è in programma il prossimo 10 giugno, come ha annunciato la vice premier Carmen Calvo.

Le spoglie di Franco verranno sepolte nella tomba di famiglia della moglie, Carmen Polo, nel cimitero madrileno di Mingorrubio, anche se inizialmente il premier Pedro Sánchez aveva chiesto un luogo segreto per non ricreare il fenomeno degli assembramenti dei nostalgici franchisti duranti i vari anniversari.

L'operazione fa parte di una complessa e discussa legge sulla Memoria Storica, scritta e approvata dal Governo socialista di Zapatero una decina d'anni fa, cui nel corso degli anni, sono state aggiunte varie disposizioni, tra cui il trasloco dei resti del Generalissimo che riposa dal 1976 assieme a José Antonio Primo de Rivera, fondatore della Falange Spagnola, e ai resti di 33.872 soldati di entrambi gli schieramenti, vittime della Guerra Civil che insanguinò la Spagna tra il 1936 e il 1939.

Le spoglie di Primo de Rivera, per il momento rimarranno nella Basilica, aperta alle visite dal 1959: il biglietto d'ingresso costa sette euro e con una media di 800 mila visitatori l'anno (per lo più spagnoli) è un prezioso introito per le casse della Comunità di Madrid che, ora, teme, una diminuzione dei turisti e del fatturato.

La famiglia di Francisco Franco, in un primo momento si era opposta con durezza alla riesumazione e allo spostamento del loro parente, chiedendo, invece, l'inumazione del «caudillo» a Madrid nella cattedrale di Nostra Signora dell'Almudena, il sacro luogo della Corona dei Borbone che qui vi celebra i suoi matrimoni e i battesimi dei suoi infanti e infante. Ma l'esecutivo socialista aveva deciso per un secco «no», motivando la decisione con «evidenti ragioni d'ordine pubblico».

Ai parenti di Franco sarà concessa una cerimonia pubblica di sepoltura nel cimitero del Pardo, ma senza

la presenza d'immagini o simboli del Generalissimo. Unico scontento rimane, ora, il piccolo, periferico quartiere madrileno di Mingorrubio. A questo punto teme tafferugli e vandalismi per la presenza della tomba di Franco.

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