Cronache

Spara e uccide la moglie sotto gli occhi della figlia: poi si suicida con il fucile

Anna e Ciriaco erano in fase di separazione. Sotto choc la ragazza presente alla tragedia

Spara e uccide la moglie sotto gli occhi della figlia: poi si suicida con il fucile

Ha ucciso la moglie davanti agli occhi della figlia, poi si è sparato un colpo per cancellare tutto.

Omicidio suicidio in provincia di Viterbo, dove in queste ore non si parla d'altro. La tragedia di sabato sera ha sconvolto gli abitanti di Castel Sant'Elia, un piccolo centro a poca distanza da Civita Castellana.

Ci si chiede cosa sia passato nella mente di Ciriaco Pigliaru, agricoltore di origine sarde di 66 anni che ha sparato al petto con un fucile a Anna Cupelloni, 58 anni, originaria di Nepi, prima di suicidarsi e lo ha fatto davanti a una delle due figlie. La coppia era sposata da diversi anni ed era in fase di separazione, ma come raccontano alcuni conoscenti, in passato non c'erano state liti così violente da far presagire quello che invece è accaduto sabato all'ora di cena.

L'uomo da qualche tempo viveva in un'altra abitazione, ma continuava a lavorare con Anna nella tabaccheria che avevano aperto qualche anno fa a Nepi. Lui era giunto a Castel Sant'Elia dalla Sardegna quando era bambino insieme ai genitori e nel tempo, con il padre e il fratello, aveva dato vita a un allevamento di pecore che era arrivato a contare anche 1.500 capi. Poi aveva incontrato Anna, originaria di Nepi e si erano sposati. Dal matrimonio era nata Valentina, oggi 31enne e laureata in economia e commercio, e Valeria, di 27 anni, ingegnere.

Quattro anni fa avevano venduto l'allevamento e l'azienda agricola e avevano aperto una tabaccheria a Nepi. Ma tra i due il rapporto aveva iniziato a scricchiolare. Così, preso atto che le cose non andavano più, avevano avviato e pratiche per la separazione e lui era andato a vivere in un'altra casa. Non è chiaro cosa possa essere accaduto sabato, perché la ragazza che ha assistito all'omicidio suicidio è ancora sotto choc e non è riuscita a parlare con gli investigatori.

Ma il padre ha atteso alle 8.15 che la moglie tornasse a casa dalla tabaccheria e l'ha sorpresa in giardino davanti alla figlia più grande. L'ha affronta sparandole con il fucile calibro 12, poi ha rivolto l'arma contro sé stesso e ha premuto il grilletto mirando alla gola. «Correte papà ha ucciso mamma e poi si è suicidato», ha detto al centralino del 112 la ragazza, ora è ricoverata in ospedale sotto choc.

A occuparsi delle indagini i carabinieri della compagnia di Civita Castellana, che potranno solo capire il movente perché la dinamica è ormai chiara. Meno lo è chi abbia prestato il fucile a Ciriaco o come sia riuscito a venirne in possesso, perché non risulta avesse alcuna licenza per detenere l'arma.

«Non ce lo saremmo mai aspettati - ha raccontato una conoscente - conoscendolo sapevo che c'erano dei problemi nella coppia, ma non avrei mai immaginato questo». «Erano persone semplici - ha aggiunto un commerciante del paese - sempre gentili e nessuno li aveva mai sentiti discutere. Non è possibile che la situazione sia degenerata all'improvviso». Cordoglio è stato espresso anche dal primo cittadino di Castel Sant'Elia. «Un dramma che ci coinvolge: la morte improvvisa dei coniugi, Ciriaco e Anna, qualcosa di tragico per tutta la nostra comunità - ha commentato in un post su Facebook il sindaco Vincenzo Girolami -. Le parole sono strette, soprattutto nei momenti come questi.

Esprimiamo il nostro cordoglio alle figlie, Valentina e Valeria, e a tutti gli altri familiari».

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