Cronache

La speranza in un farmaco per l'artrite Il "Tociluzumab" sui primi pazienti

E l'azienda farmaceutica lo cederà gratuitamente alle Regioni

La speranza in un farmaco per l'artrite  Il "Tociluzumab" sui primi pazienti

Tociluzumab. Sembra uno scioglilingua il farmaco che in queste ore sta dando speranza ai malati di Covid-19. È un anticorpo monoclonale della Roche approvato per il trattamento dell'artrite reumatoide. Negli ultimi giorni è stato usato «off label» su alcuni pazienti affetti da polmonite da coronavirus, a Napoli, a Roma, Fano, Bergamo e Milano. Era stato utilizzato in Cina e aveva favorito un miglioramento delle condizioni di 20 persone su 21 nell'arco di 24-48 ore.

Da quella esperienza è nato uno scambio di informazioni con i medici cinesi. «Avevamo intuito il potenziale dei farmaci che contrastano l'interleuchina 6, la proteina infiammatoria presente anche nelle persone colpite dalla polmonite interstiziale - ha spiegato Gerardo Botti, direttore Scientifico dell'Istituto dei tumori, Pascale di Napoli - Conosciamo molto bene il meccanismo d'azione del tocilizumab perché è il trattamento di elezione nella sindrome da rilascio citochimica dopo la terapia con le cellule CAR-T usata in alcuni tumori del sangue. E i colleghi cinesi ci hanno confermato la sua efficacia».

Tuttavia, ha aggiunto Botti, «i risultati positivi di tocilizumab devono ora essere validati, e per questo serve uno studio multicentrico a livello nazionale».

In totale a Napoli è stato somministrato il farmaco a otto pazienti degli 11 gravi. «Sui primi due, in 24 ore, la terapia ha evidenziato ottimi risultati e ieri uno è stato estubato, perchè le sue condizioni sono migliorate - ha affermato Paolo Ascierto presidente Fondazione Melanoma e direttore dell'Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell'Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione «Pascale» di Napoli - La nostra struttura insieme all'Azienda Ospedaliera dei Colli è stata la prima, in Italia, a utilizzare questa terapia nei pazienti con coronavirus». Anche Ascierto rafforza l'appello per avviare un protocollo standard per usare il Tocilizumab, sui pazienti gravi colpiti da Covid-19.

Intanto ieri la multinazionale Roche ha annunciato che «per il periodo dell'emergenza, cederà gratuitamente il farmaco a tutte le Regioni che lo richiederanno. Fatte salve le scorte necessarie a consentire la continuità terapeutica ai malati di artrite reumatoide (o di altre patologie per le quali il farmaco è stato approvato». Lo ha annunciato Maurizio de Cicco, presidente e amministratore delegato di Roche Farma, anticipando altre due donazioni: il proprio servizio di telemedicina per i pazienti con diabete. E un milione di euro in dispositivi di protezione per medici e attrezzature per le terapie intensive. Con lo slogan «Roche si fa in 4» il Gruppo avvia anche un'operazione di «volontariato di competenza» e della campagna «Stai a casa, leggi un libro» rivolta ai giovani fino a 25 anni di Milano e Monza. «Come azienda che opera nelle scienze della vita (anche a nome di Roche Diabetes Care e Roche Diagnostics)raggiungiamo ogni giorno milioni di italiani con farmaci e test diagnostici e in questa situazione di emergenza sentiamo ancora più forte la responsabilità del nostro ruolo sociale».

Roche ha dato la propria disponibilità ad Aifa per avviare uno studio clinico sull'efficacia e sicurezza di tocilizumab anche nei pazienti colpiti da polmonite Covid-19.

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