Oggi alle ore 13 (slitta di un'ora) il Consiglio dei ministri approverà la lista dei sottosegretari e dei viceministri del governo Meloni. Alle 12 ci sarà un pre-Consiglio per definire tutte le caselle.
Gli ultimi nodi saranno sciolti direttamente dal premier Giorgia Meloni. Nell'ultimo giro di colloqui le delegazioni dei partiti del centrodestra hanno trovato uno schema di accordo che dovrà passare al vaglio del capo dell'esecutivo: Fi prende 8 incarichi (2 viceministri e 6 sottosegretari) la Lega 7 sottosegretari e 1 viceministro, i centristi due poltrone mentre la quota di Fdi è di 15/16 incarichi. Il numero di sottosegretari e viceministri non dovrebbe superare le 35 poltrone.
La decisione sulla nomina del forzista Giuseppe Mangialavori (citato in due inchieste) è rimessa nelle mani del premier. Il parlamentare calabrese è nella lista di Fi per l'incarico di sottosegretario alle Infrastrutture. Ci potrebbe essere un trasloco in un altro ministero. Via libera, invece, per Valentino Valentini: l'esponente Fi andrebbe al ministero delle Imprese e del Made in Italy. I due viceministri in quota Fi dovrebbero essere Francesco Paolo Sisto (Giustizia) e Paolo Barelli (Interno). Anche se nelle ultime ore il nome dell'ex capogruppo Fi Barelli è in caduta libera e potrebbe restare fuori. Francesco Battistoni è destinato all'Agricoltura mentre Alberto Barachini dovrebbe incassare la delega all'Editoria. Al Mef il favorito è Ugo Cappellacci mentre per la Campania in quota Forza Italia salgono le quotazioni dell'ex commissario Agcom Antonio Martusciello. Il partito di Silvio Berlusconi strapperebbe la poltrona anche al ministero della Difesa per Matteo Perego. Fratelli d'Italia ha la lista praticamente chiusa: Edmondo Cirielli (Esteri), Giovanbattista Fazzolari (Attuazione del programma) e Wanda Ferro (Interno). Oltre a Cirielli l'altro viceministro in quota Fdi sarà Maurizio Leo al ministero dell'Economia. La novità di giornata è l'ingresso nella pattuglia dell'ex senatore Claudio Barbaro: per lui si ipotizza la delega alla Sanità. In alternativa la Cultura. Paola Frassinetti dovrebbe entrare in quota Fdi per l'incarico di sottosegretario alla Pubblica istruzione mentre all'Università potrebbe andare Augusta Montaruli. Si sta ragionando sull'opportunità di portare al governo altri due senatori Fdi: Alessio Butti (Innovazione tecnologica) e Giulio Terzi di Sant'Agata (Esteri). Meloni non vorrebbe perdere altri due senatori a Palazzo Madama per non lasciare sguarnite le commissioni. Marcello Gemmato dovrebbe andare alla Salute e Galeazzo Bignami al Mise. Mentre per il ministero della Giustizia è fatta per Andrea Delmastro. I centristi beccherebbero un solo posto: Andrea Costa alla Salute. Mentre si proverà fino all'ultimo di far rientrare per un posto Alessandro Colucci al Mef.
La Lega porta a casa la poltrona di viceministro alle Infrastrutture per Edoardo Rixi. Claudio Durigon andrà al ministero del Lavoro con l'incarico di sottosegretario. Federico Freni dovrebbe essere riconfermato al Mef mentre Vania Gava al Mite. Il Carroccio vorrebbe spuntare la poltrona anche al ministero della Giustizia per Stefano Cavanna.
Farà parte della pattuglia Nicola Molteni destinato al Viminale. La senatrice Erika Stefani (vicina a Luca Zaia) potrebbe essere ripescata. Si giocano una poltrona due donne: la campana Pina Castiello e Lucia Borgonzoni.
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