Roma - «Una Stabilità fatta di mance e marchette». Il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, attacca di petto il premier Matteo Renzi durante le comunicazioni del governo sul Consiglio europeo di oggi e domani. Il capo del governo perde le staffe, innervosito dall'incalzante esponente dell'opposizione. «Non ci sono elezioni e i diciottenni non sono in vendita, non si fanno lavare il cervello con un piccolo bonus», replica Renzi riferendosi al contributo di 500 euro per i diciottenni. «Bisogna avere il coraggio di ricordarsi, caro ex ministro della Funzione pubblica dei governi precedenti, che non si taglia su cultura, scuola ed educazione», aggiunge inveendo contro l'oppositore che ha avuto l'ardire di interromperlo.Ma non è solo una questione di galateo istituzionale o di tossine rilasciate in seguito ai recenti scontri parlamentari su banche e Consulta. Le intemerate di Brunetta sono originate dalla natura schizofrenica dell'ultima legge di Stabilità, da oggi in Aula. «Il Pd e la sua maggioranza bulimica hanno voluto più deficit, creando un vero e proprio suk in commissione Bilancio», spiega l'economista. Il riferimento è all'incremento del rapporto tra disavanzo dello Stato e Pil per l'anno prossimo che, da un iniziale 1,6%, è stato portato al 2,4% sfruttando quattro clausole di flessibilità (riforme, sicurezza, migranti e difesa) che l'Unione europea potrebbe anche non approvare nel loro complesso. «Noi abbiamo denunciato tutto questo - aggiunge Brunetta - e la violenza verbale di Renzi, il suo vantarsi della spesa in deficit sono paragonabili ai vaneggiamenti di Hitler quando era chiuso nel bunker».Secondo il capogruppo di Forza Italia, l'esempio più lampante della deriva elettoralistica della Stabilità è nei 500 milioni assegnati alle Città metropolitane per il 2016. «Milano, Roma, Napoli, Bologna e Torino sono tutti comuni dove si andrà a votare, quei fondi saranno ripartiti con decreto del presidente del Consiglio e quindi è chiaro l'intento di comperare il consenso», aggiunge Brunetta sottolineando che «la vecchia legge mancia (destinata al finanziamento di spese delle comunità locali, ndr) era molto meglio, mille volte meglio».Il climax della polemica politica è stato, invece, raggiunto sull'estensione del bonus degli 80 euro alle forze dell'ordine. «Noi abbiamo sbloccato quello che voi avevate bloccato», ha detto un premier sempre più adirato. Ma anche in questo caso Brunetta lo smentisce. «Il comparto sicurezza - ribatte - non ha bisogno di elargizioni ma di un nuovo contratto e non è un caso che tutte le associazioni di rappresentanze delle forze di polizia siano contrarie».Sul bonus di 500 euro ai ragazzi che compiranno 500 euro il presidente dei deputati di Forza Italia vorrebbe sorvolare.
Ma è proprio il ricordo della foga renziana nell'affermare che i 18enni non si comprano a costringerlo al ripensamento, denunciando la natura stessa di una manovra che peggiora i conti pubblici. «La copertura è nel maggior deficit che l'Unione europea dovrebbe concederci per la sicurezza. Ma siamo matti?».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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