Stadio Roma, Bonafede: "​Carcere per i corrotti"

Il nome del Guardasigilli, Alfonso Bonafede, viene accostato sempre di più a quello di Luca Lanzalone. Ora rompe il silenzio

Stadio Roma, Bonafede: "​Carcere per i corrotti"

Il nome del Guardasigilli, Alfonso Bonafede, viene accostato sempre di più a quello di Luca Lanzalone, presidente di Acea e arrestato per il caso dello Stadio di Roma. Il ministro della Giustizia, secondo alcuni retroscena, avrebbe sponsorizzato proprio l'uomo che sta inguaiando il Movimento sul fronte dell'inchiesta romana. Così dopo giorni di silenzio ha deciso di parlare e sul blog delle Stelle con fermezza sottolinea la necessità del carcere per i corrotti: " cittadini oggi si aspettano una risposta molto chiara e precisa nella lotta alla corruzione. Proprio ieri ho avuto il piacere di partecipare alla presentazione della relazione annuale dell'Anac. La prevenzione ed il contrasto alla corruzione è uno dei punti qualificanti del programma di governo e, come Ministro della Giustizia, intendo mettere in campo le misure più risolute per stroncare questo fenomeno".

A questo punto arriva il passaggio in cui il ministro prospetta un inasprimento delle pene per i reati di corruzione: "Ben conscio che nessuna lotta al malaffare potrà dirsi credibile se alla condanna per i reati contro la P.A. dei c.d 'colletti bianchi', non seguirà un'adeguata o alcuna pena detentiva. Ricordo che attualmente - il dato è aggiornato al 31 dicembre 2017 - il numero di questi detenuti è oggi di 370, lo 0,6% del totale. Il mio impegno sarà quindi quello di creare condizioni di piena dignità della detenzione, rispondenti alle prescrizioni europee ed internazionali, sia in termini di aumento della capienza dei posti disponibili sia in termini di razionalizzazione complessiva delle strutture carcerarie". Infine ha sottolineato l'importanaza della certezza della pena: "La certezza della pena non è incompatibile con la finalità rieducativa della pena stessa. Sono due principi che necessariamente e fisiologicamente convivono, ma il principio della certezza della pena, va ribadito e va tenuto presente per dare una risposta di credibilità ai cittadini".

Ma Bonafede adesso dovrà fare i conti con le accuse che arrivano dal Pd e Renzi dalla Annunziata non ha usato certo giri di parole: " I fatti sono chairi, scelgono una persona per fare da tutor a Virginia Raggi e lo premiano con la presidenza di una azienda. Io non entro nel merito, ma siccome Lanzalone è stato presentato dall’avvocato Bonafede, evitiamo discussioni inutili, venga il ministro in aula a riferire". Cosa farà il ministro?

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