ParmaPasserà alla storia come un altro giovedì nero. No la Borsa non c'entra anche se rischia di costare all'amministrazione grillina di Federico Pizzarotti, oltre che la faccia, un bel gruzzolo di soldi in risarcimenti. La nuova grana per i pentastellati della città ducale è tripla e tutta culturale. Due concerti annullati (il primo a pubblico già seduto e cantante, Renzo Arbore, dietro le quinte) e una mostra (bellissima, ma poco visitata) che chiude senza avere i soldi per restituire i capolavori in prestito. Non esattamente un dettaglio per una città che si candida capitale della cultura 2017. Pizzarotti è in tour negli Stati Uniti anche per parlare del «modello Parma»: c'è da sperare nell'interprete, perché in città è dura comprendere questo ennesimo flop.
Atto primo: a Parma termina una mostra dedicata alla maternità nell'arte, con 170 opere, dalle «Dee madri» del IV millennio a.C, alla «Venere degli stracci» di Pistoletto, passando le rinascimentali Madonne «del mantello». Capolavori assicurati per 60 milioni e un grande imbarazzo: la società che ha curato l'evento non ha più un euro in tasca per riportare le opere a casa. Cagliari, Pienza, Napoli e il resto del mondo. Una raffinatezza alla Lupin: «Scusate ci teniamo i vostri capolavori, perché non riusciamo a restituirli». Il Comune, secondo gli accordi, si deve far carico della restituzione, con costi che superano 60mila euro. Un nobile fine: peccato che, per una mostra «Mater» si trovino i soldi, mentre le scuole materne siano da mesi private di contributi dal new deal grillino.
Molto peggio accade nell'atto secondo che intitoleremo «Vengo dopo il Tg». Si, perché, oltre alle antiche dee steatopigie, a Parma è rimasto «prigioniero» anche Renzo Arbore che nemmeno all'ora del Tg della notte è riuscito a esibirsi davanti ad un pubblico esasperato. Quasi 1.500 persone che avrebbero già potuto essere avvertite nel pomeriggio, quando con «prudente» tempestività, la Commissione vigilanza ha dichiarato che «no, il palco non è a norma». Il Comune ora fa la vittima e minaccia azioni legali contro gli organizzatori della rassegna «Parma and stars» che avrebbe ospitato anche Masini, Battiato, J-Ax, Allevi e i Momix. Peccato che la commissione sia comunale e che quindi il Comune chieda danni a se stesso, rischiando semmai di dover indennizzare il pubblico perché la querelle, fra esposti e rilievi, prosegue da settimane mentre le prevendite non sono mai state interrotte.
Ulteriore beffa ieri: per indennizzare «Quelli della notte» e di Arbore, sono stati promessi biglietti gratis per il concerto di Grignani che poi nel pomeriggio è stato annullato. «Destinazione Paradiso»? No, semmai «Indietro tutta». Al suono di un clarinetto …jazz.
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