Stop al referendum anti-Fornero L'ira di Salvini: «L'Italia fa schifo»

La Consulta boccia le firme del Carroccio. Il segretario della Lega: «Oggi muore la democrazia» L'ex ministro lo provoca: «Sa fare solo proclami». Lui: «Vaffa...»

Stop al referendum anti-Fornero L'ira di Salvini: «L'Italia fa schifo»

MilanoMatteo Salvini come commenta la decisione della Consulta? «Con un vaffa... che si senta in tutta Italia. È veramente una decisione vigliacca, vergognosa, l'ultimo spazio di democrazia che era rimasta, il referendum, centinaia di migliaia di italiani che avevano firmato, è stato cancellato con un colpo di spugna. Mi vergogno del fatto che Renzi e Berlusconi in una mattinata come questa stessero a parlare di legge elettorale, mi vergogno che qualcuno ipotizzi Amato presidente della Repubblica, membro di quella Corte costituzionale che ha tolto agli italiani questo diritto. Non finisce qui perché à la guerre comme à la guerre . Questi ci hanno detto: non contate un ca..., conta solo Matteo Renzi e il Pd in Italia. Io non sono né Matteo Renzi né il Pd e quindi non lascio soli milioni di esodati, disoccupati, mancati pensionati, cassintegrati. Certo con oggi cambia molto in Italia, con oggi nessuno si azzardi a ipotizzare di ragionare con la Lega se ha avallato persone che hanno preso questa decisione». Però un pregio Salvini ce l'ha: non le manda a dire dietro. Dopo la decisione della Corte costituzionale di dichiarare inammissibile la richiesta di referendum presentata dalla Lega sulla riforma delle pensioni, ovvero la legge che porta il nome dell'ex ministro del Lavoro del governo Monti, Elsa Fornero, il segretario del Carroccio non era solo un po' arrabbiato, era proprio incavolato nero.

A peggiorare le cose ci ha pensato lacrima facile Elsa: «Ritengo questa decisione positiva per il Paese. Ora il Parlamento se vuole esamini la riforma con pacatezza e lungimiranza». Come sganciare una bomba al napalm. A quel punto il segretario della Lega ha iniziato a fare quello che sa fare meglio: andare in tv e radio. Inizia con Radio Padania : «Hanno fottuto un diritto sacrosanto. Questa Italia mi fa schifo e mi batterò per ribaltarla». La Fornero rincara: «Se il Parlamento vuole esaminare la riforma a tre anni dalla sua introduzione lo può fare. Lungi da me dire che la legge è perfetta ma è preferibile un passaggio parlamentare».

Il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli è «sconcertato», il governatore della Lombardia Roberto Maroni vuole riformare la Consulta, quello del Veneto Luca Zaia è «scandalizzato» e Salvini va in tv: «Prendiamo atto che l'Italia è uno stato di merda. Sono deluso e arrabbiato e ho le balle che mi girano a mille. Oggi Renzi è il solo a festeggiare. Questa è una scelta politica per non disturbare Renzi e il Pd», dice a L'aria che tira su La7 . Poi twitta come se non esistesse più un domani: «Consulta boccia #Referendum contro Legge #Fornero. Oggi muore la Democrazia, vaffanculo. Ma non finisce qui». La Fornero cerca rogna: «Il Paese è maturo per rivedere le leggi del passato». «Vergognati e taci. Che schifo», Salvini su Facebook . Poi va in radio per ribadire il concetto: «Sono incazzato, non come segretario della Lega, ma a nome di milioni di Italiani», a Effetto Giorno su Radio 24 . Sulla stessa linea Armando Siri, presidente del Partito Italia Nuova: «Umiliazione per la democrazia».

Un Comune nel Padovano issa la bandiera italiana a mezz'asta, i deputati della Lega escono dall'aula, poi rientrano con dei cartelli: «Ladri di democrazia».

Salvini conduce un Giorno da Pecora su Radio2 , la Fornero invidiosa si concede a Radio Montecarlo : «Salvini fa solo proclami, non propone ricette alternative, si è sempre limitato a dire che la nostra legge andava abrogata. Cosa avrebbe fatto lui nei nostri panni?». Di sicuro sarebbe andato in tv.

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