Coronavirus

Stretta del governo: solo 5 Regioni in giallo "Ma vediamo la luce"

Toscana in rosso; Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Marche in arancione. Speranza: "Mesi non facili". Corsa contro il tempo per i covid hotel

Stretta del governo: solo 5 Regioni in giallo "Ma vediamo la luce"

Dall'ultima cabina di regia con i dati sull'epidemia esce una mappa di un'Italia sempre più a rischio. Solo cinque Regioni restano gialle. Da domani Campania e Toscana diventano rosse. E le Regioni in zona arancione salgono a 9 con Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Marche che si uniscono ad Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia e Umbria. Continuano nella fascia gialla invece Lazio, Molise, Trento, Sardegna e Veneto.

Le nuove ordinanze firmate ieri sera dal ministro per la Salute Roberto Speranza sono «un tentativo di provare a costruire interventi che si erano adeguati rispetto alla situazione di ciascun territorio - ha detto il ministro -. Quindi non unica misura nazionale uguale per tutti, ma una fotografia che cambia a seconda della situazione di ciascun territorio. Con franchezza dico che non sono pagelle sulle Regioni: ciascuno sta facendo tutto il possibile ma abbiamo bisogno ancora di misure significative se vogliamo piegare questa curva». Però il ministro intravvede un timido segnale di ottimismo: «Saranno mesi non facili ma la luce in fondo al tunnel si vede. Presto la scienza produrrà dei vaccini efficaci e sicuri e nel giro di qualche mese saremo nelle condizioni di provare a programmare un'uscita da questa stagione così difficile. Sono mesi di resistenza alla fine dei quali finalmente vinceremo questa sfida».

Deluso il governatore della Toscana Eugenio Giani: «Qualche giorno fa annunciai che la Toscana era entrata in zona arancione. Allora esprimevo serenità e convinzione di corrispondere a provvedimenti giusti. Questa volta invece ho un sentimento di sorpresa e amarezza, perché onestamente vedevo che negli ultimi giorni i dati tendevano a un cauto, graduale ma oggettivo miglioramento. Non mi sarei aspettato sinceramente che oggi il Comitato tecnico scientifico a Roma decidesse una zona rossa per la Toscana».

Eppure la circolazione del virus resta «molto significativa nel nostro Paese», puntualizza Speranza, anche se è vero che «oggi arriva anche una prima notizia molto confortante e cioè che l'Rt, cioè l'indice del contagio, scende da 1,7 a 1,4, ma questo non basta - avverte il ministro -. Abbiamo necessità di portarlo nel più breve tempo possibile sotto l'1. Questo vorrebbe dire salvare più vite umane, ridurre i contagiate e alleviare il peso sugli ospedali». In molte Regioni la situazione resta difficile proprio per le strutture messe sotto pressione. Per questo il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia fa sapere di essere già al lavoro con i governatori «sui Covid-Hotel e per gli ospedali da campo». Questa la strategia per dare ossigeno ai pronto soccorso e ai reparti. Sono sei in tutto gli ospedali da campo finora attivati: in Abruzzo, Liguria, Piemonte, Sardegna, Umbria e Valle d'Aosta, per un totale di 660 posti letto. «Bene Calabria e Molise per aver già inoltrato la richiesta al capo della Protezione civile in modo da avere così altri 140 posti letto», dice Boccia. Sui Covid hotel, «il commissario all'emergenza, Domenico Arcuri, ha chiesto formalmente a tutte le Regioni di trasmettere entro martedì esigenze specifiche per ogni territorio in modo da poter attivare in pochi giorni strutture che possono ospitare pazienti positivi asintomatici che devono restare in isolamento domiciliare o pazienti con pochi sintomi che non necessitano di ospedalizzazione».

Per Toscana e Campania in area rossa gli spostamenti sono vietati, scatta la chiusura di bar e ristoranti e dei negozi, eccetto supermercati, farmacie, tabaccherie, parrucchieri, la scuola è in presenza solo fino alla prima media.

Nella più estesa area arancione, quella a rischio medio-alto, da domani c'è il divieto di spostamento tra Regioni e tra un Comune e l'altro.

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