Stretta Ue su banche, politici e oligarch.i Ma non c'è unità sugli aiuti economici

Borrell: chi consente l'invasione dell'Ucraina deve pagare un prezzo. Dagli approvigionamenti ai titoli di debito Ue, ecco su cosa si discute

Stretta Ue su banche, politici e oligarch.i Ma non c'è unità sugli aiuti economici

L'Unione europea ha scelto di inasprire le sanzioni nei confronti della Russia e del suo principale alleato, la Bielorussia. Il Consiglio Ue, che si apre oggi a Versailles, sarà però caratterizzato da una sostanziale incertezza relativamente al sistema di approvvigionamento energetico alternativo alle importazioni di idrocarburi da Mosca che è il principale partner dei 27.

Per quanto riguarda il tema delle ritorsioni nei confronti di Putin, l'alto rappresentante per gli Affari esteri, Josep Borrell, ha evidenziato che si aggiungeranno «al nostro elenco di sanzioni ulteriori individui chiave e i loro familiari che hanno un ruolo economico significativo nel sostenere il regime e beneficiano finanziariamente del sistema». Si tratta di 14 oligarchi e importanti uomini d'affari di settori economici chiave che forniscono una sostanziale fonte di reddito alla Federazione Russa; in particolare nei settori metallurgico, agricolo, farmaceutico e delle telecomunicazioni. «Ora sono soggetti a congelamento dei beni e divieti di viaggio, il nostro messaggio è chiaro: coloro che consentono l'invasione dell'Ucraina pagano un prezzo per le loro azioni», ha aggiunto. Complessivamente, le misure restrittive dell'Ue si applicano ora a un totale di 862 persone e 53 entità. Come detto è stata colpita anche Minsk. Tre banche bielorusse verranno escluse dal servizio di messaggistica Swift, la spina dorsale del sistema bancario internazionale. Sono Belagroprombank, Bank Dabrabyt e la Banca per lo sviluppo della Repubblica di Bielorussia, incluse le rispettive controllate. Vietate le transazioni con la Banca centrale bielorussa collegate alla gestione delle riserve, o di altri beni. Proibito anche finanziare il commercio con la Bielorussia ed effettuarvi investimenti.

Più articolato, invece, il dossier energetico «Diversificazione, stoccaggi comuni, revisione del sistema di come funziona il mercato dell'energia saranno oggetto di discussione al Consiglio europeo», ha spiegato il premier Mario Draghi al Question time alla Camera. Nel frattempo il Parlamento Ue ha dato l'ok definitivo al finanziamento di 98 progetti infrastrutturali strategici tra i quali c'è anche il gasdotto EastMed che dovrebbe portare gas da Cipro e Israele fino all'Italia passando per la Grecia. Un'opera che consentirebbe di diminuire la dipendenza dalla Russia che fornisce il 45% del gas consumato dall'Unione, ma la cui realizzazione non sarà semplice. Nella toolbox europea riconfermata martedì scorso dalla Commissione Ue figurano, inoltre, deroghe al regime degli aiuti di Stato per consentire di calmierare i prezzi energetici ai singoli Paesi, aumento degli stoccaggi al 90% entro ottobre, ottimizzazione del mercato elettrico e accelerazione sulle rinnovabili.

Tutte misure funzionali anche se mancano ancora due pilastri. Il primo, come accennato da Draghi, è la messa in comune del sistema degli approvvigionamenti in modo che Italia, Germania e Olanda, le più impattate dalla rinuncia parziale al gas russo, possano acquisire energia a prezzi sostenibili. Sarà il Consiglio Ue a dover progredire su questo tema anche se le esigenze dei 27 sono differenti. Basti pensare che la Germania e così pure l'Ungheria sono contrarie allo stop totale dell'import russo (e così pure la Serbia che è Paese candidato all'ingresso). Buio totale, infine, sugli eurobond per le contromisure energetiche. Il tema non è nell'agenda ufficiale anche se Italia e Francia contano molto su questa possibilità per non vedere i rispettivi deficit gonfiarsi eccessivamente.

Tanto più che l'Istat ha anticipato che la crisi russo-ucraina costerà 0,7 punti percentuali di Pil quest'anno. Dunque, inflazione permettendo, se ci sarà crescita nel 2022, sarà inferiore ai tre punti percentuali e il debito/Pil ne risentirà in negativo.

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