Paola Fucilieri
Milano Due sue compagne di classe hanno comprato dell'erba per strada. In gita scolastica, a 17 anni, si sa, si fa questo e altro. Fumarsi uno spinello poi - tutti insieme, chiusi in una stanza d'albergo dove l'aria diventa mano a mano irrespirabile e si è sempre più «fatti» - chissà perché resta ancora il massimo della trasgressione. Se poi qualcuno si sente male e si fa male, magari rischiando la vita, però, dalle risate incontrollate provocate dalla cannabis si passa al panico totale. Quello in cui sono piombate due allieve dell'istituto professionale per odontotecnici Vasco Mainardi di Corbetta (Milano), nella notte tra il 18 al 21 aprile, a Napoli, in una stanza al primo piano dell'hotel Diamond di piazza Guglielmo Pepe, poco lontano dal porto. Quando la terza compagna di stanza (e di classe), una 17enne, dopo aver fumato la marijuana che loro avevano acquistato poco prima in giro per la città, si è sentita male, ha aperto la finestra ed è precipitata di sotto con un volo di cinque metri, finendo direttamente sul suolo. Poteva andare molto peggio: la ragazza si è fratturata in più punti il bacino, quindi si è incrinata una vertebra lombare e ha una serie di traumi da caduta, ma non ha mai perso conoscenza. Dopo essere stata accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli, dov'è stata ricoverata con una prognosi di 40 giorni, nei giorni successivi è stata trasferita a Milano.
In seguito a quanto accaduto quella notte i carabinieri della compagnia Stella e del nucleo radiomobile della città partenopea, giunti sul posto al momento dell'incidente, hanno denunciato a piede libero le due allieve responsabili dell'incauto acquisto. Le ragazze sono accusate per cessione di stupefacenti e lesioni come conseguenza di altro reato: sono accusate infatti di aver dato la droga alla compagna di classe.
«Hanno fatto una stupidata. La 17enne si è sentita un po' male e ha aperto la finestra per prendere aria, e in quel momento ha perso l'equilibrio ed è caduta giù. Per fortuna era una stanza al primo piano» ha dichiarato Maurizio Salvati, collaboratore del dirigente scolastico dell'istituto professionale. «Voglio precisare che la ragazza è una studentessa modello, che sono tutti bravi ragazzi - ha aggiunto il dirigente - e che gli accompagnatori sono tre docenti esperti che avevano fatto un controllo nelle stanze proprio poco prima dell'accaduto».
A proposito di come poteva finire non possiamo non ricordare il livornese Elia Barbetti, anche lui 17enne. Nella notte tra il 14 e il 15 ottobre 2015 morì precipitando dal sesto piano di un albergo di Milano dopo aver bevuto e fumato erba con i compagni di classe di Cecina, in gita a Expo.
Resta ancora un doloroso mistero la morte di Domenico Maurantonio, studente 19enne di un liceo di Padova.
Anche lui in gita a Milano con la scuola per Expo, anche lui precipitato all'alba del 10 maggio di tre anni fa dal terrazzino di un albergo, dopo essere uscito inspiegabilmente dalla sua stanza, forse in preda a un malore. Dopo una lunga inchiesta il caso è stato archiviato come «incidente».
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